![Lo striscione appeso fuori dai cancelli della scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Battista Scalabrini” e poi subito rimosso Lo striscione appeso fuori dai cancelli della scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Battista Scalabrini” e poi subito rimosso](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2025/2/11/photos/cache/fino-e-le-foibe-striscione-polemico-sul-cancello-della-scuola-i-prof-no_e3a0bd0c-e7e7-11ef-9032-03330b513a87_1920_1080_v3_large_libera.webp)
Cronaca / Como cintura
Martedì 11 Febbraio 2025
Fino e le foibe, striscione polemico
sul cancello della scuola. I prof: «Noi le abbiamo viste»
La provocazione notturna di Gioventù Nazionale. Reazioni sdegnate:«Usino meglio le energie»
![Lo striscione appeso fuori dai cancelli della scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Battista Scalabrini” e poi subito rimosso Lo striscione appeso fuori dai cancelli della scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Battista Scalabrini” e poi subito rimosso](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2025/2/11/photos/cache/fino-e-le-foibe-striscione-polemico-sul-cancello-della-scuola-i-prof-no_e3a0bd0c-e7e7-11ef-9032-03330b513a87_1920_1080_v3_large_libera.webp)
Uno striscione per ricordare i martiri delle foibe. Domenica sera, vigilia del Giorno del Ricordo, un gruppo di iscritti a Gioventù Nazionale si sono dati appuntamento davanti a cinque scuole, compresa la media “Scalabrini”, per legare sui cancelli un lenzuolo con la scritta: “Prof, cosa sono le foibe?”. Dopo aver fotografato il messaggio, l’hanno postato sui social e hanno subito rimosso le lenzuola.
Emanuele Marone, coordinatore provinciale dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, spiega: «L’iniziativa è nata per sensibilizzare l’insegnamento del Giorno del Ricordo nelle scuole, degli italiani massacrati nelle foibe e degli esuli istriani vittime dell’odio comunista. Il nostro impegno è quotidiano: onorare i martiri italiani per non dimenticare».
Sull’iniziativa abbiamo interpellato la scuola e l’amministrazione comunale. Raffaella Piatti, dirigente del Comprensivo che include la “Scalabrini”: «Ringrazio chi ci ricorda come “fare scuola”, ma consiglio di capitalizzare le energie altrove, perché non abbiamo paura di sottolineare le atrocità del Novecento, per meglio comprendere quelle del 2000». A tal proposito domenica 9 ha diramato una circolare per invitare lunedì 10 i docenti a parlare del Giorno del Ricordo, i ragazzi poi potranno scrivere dei pensieri da pubblicare sul sito internet della scuola. La dirigente aggiunge che in passato gli studenti avevano visitato le foibe di Basovizza: «Ma dopo il Covid non sono state più organizzate gite su più giorni».
Invece Valeria Bianco, vicesindaca e assessora all’Istruzione: «Trovo triste che questa giornata venga usata per polarizzare le discussioni tra destra e sinistra, è molto più saggio ricordare le vittime di entrambe le repressioni». Sul messaggio dello striscione. «Come si può anche solo insinuare che una scuola pubblica abbia bisogno di questo tipo di provocazione per parlarne?».
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