Cronaca / Como cintura
Lunedì 01 Giugno 2020
Funicolare Como-Brunate
Un’ora di attesa
Meno posti e solita coda
Solo 17 passeggeri per ogni corsa. Turisti e residenti in piazza per tutta la giornata
Corse garantite ogni quarto d’ora, adesivi per la segnalazione dei posti disponibili, ammissione di 17 passeggeri sui 65 di capienza massima, distributori di gel disinfettante per le mani. Così si presenta la funicolare Como-Brunate dopo il lockdown. Nel tardo pomeriggio di ieri sono tornate a formarsi le lunghe code fuori dall’ingresso della stazione in piazza De Gasperi e verso viale Geno, un po’ come accadeva spesso durante i week-end primaverili ed estivi.
Tempi di attesa medi di almeno cinquanta minuti, complice la forte riduzione del numero di persone a bordo. 15 su 17 se si parte da Como, perché vengono sempre garantiti due posti per chi sale a Como Alta o Carescione, le fermate intermedie della tratta. Nel corridoio antistante le banchine sono state posizionate frecce e strisce gialle per separare i percorsi in entrata e in uscita. La funicolare, in quanto mezzo pubblico, non si è mai fermata, tuttavia soltanto nelle ultime due settimane ha affrontato la prova dei grandi numeri.
Gli spazi in stazione sono stretti e non è facile mantenere le distanze. Sul fronte mascherine, un cartello affisso sulla porta d’ingresso ne ricorda l’obbligo e in effetti, anche in fila, tutti ieri le hanno indossate correttamente, coprendo bocca e naso. «Siamo in attesa da mezz’ora - ha detto Alessandra Luce, ancora a metà del lungo serpentone, in compagnia del fidanzato -, ma non ci lamentiamo, le misure di distanziamento sono efficaci, contrastano la diffusione del virus e stiamo imparando a rispettarle. Per me è la prima volta che salgo a Brunate, spero di riuscire a bere un aperitivo prima di rientrare a casa. Non ci aspettavamo così tanta gente. Un bene il fatto di tornare a una specie di normalità, anche se ci dovremo tutti abituare a portare le mascherine. L’emergenza Covid, a mio avviso, ci accompagnerà ancora per lungo tempo”.
L’afflusso importante di persone (tutti presumibilmente visitatori provenienti dalla Lombardia, dato il divieto di spostarsi tra regioni e tra Stati diversi) restituisce entusiasmo a Susanna Beneggi del bar “Funicolare”, situato all’interno della stazione: «Abbiamo riaperto martedì scorso - ha spiegato - e per fortuna in questi giorni ricominciamo lentamente a lavorare. Il virus ha colpito tutti senza esclusione di colpi. Adesso per forza di cose vanno tenuti in considerazione i protocolli sulla sicurezza, tra cui l’obbligo di disinfettare il bancone a ogni utilizzo. Questo non mi crea particolari problemi, anzi è buona regola farlo sempre. I consumatori, però, non sono più quelli di prima: manca una grossa fetta della nostra clientela abituale, e cioè i turisti stranieri. Senza di loro le vendite calano, perciò auspico una veloce riapertura dei confini nazionali. Inoltre, gli stessi nostri connazionali hanno modificato desideri e abitudini. In tanti scelgono di fare il giro in funicolare per raggiungere Brunate e fare passeggiate a piedi, quando tornano qui però, al posto di qualche lattina di Coca-Cola, comprano solo una bottiglietta d’acqua».
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