«Fuorisalone deve rispettare le norme»: Ci saranno controlli della Polizia locale

Cernobbio Ieri il vertice in municipio per evitare i problemi registrati nelle ultime edizioni. Evento a Villa Erba dal 6 all’8 maggio. Il vicesindaco: «Ogni spazio affittato a un solo espositore»

Cernobbio

Edizione decisiva anche per il “Fuorisalone” che, secondo tradizione, farà da cornice esterna alla trentaduesima edizione di “Proposte”, rassegna internazionale del tessuto d’abbigliamento e del tendaggio che verrà ospitata secondo tradizione a Villa Erba dal 6 all’8 maggio.

Ieri il Comune attraverso il vicesindaco - con delega al Marketing Territoriale - Mario Della Torre ha chiarito le regole d’ingaggio, spiegando che «è fondamentale che non si verifichino aperture anticipate degli spazi del “Fuorisalone” rispetto alle date canoniche di “Proposte” e così che ciascuno spazio venga affittato ad un singolo espositore».

Al suo fianco il comandante della polizia locale Stefano Mial i e la segretaria comunale Paola Cavadini. Edizione decisiva, si diceva poc’anzi perché secondo quanto rimarcato dal direttore generale di Villa Erba Piero Bonasegale, quello è l’ultimo anno di contratto per quel che concerne “Proposte” ed il rinnovo dipende anche da ciò che accadrà all’esterno di Villa Erba per il “Fuorisalone”.

All’incontro di ieri pomeriggio in Municipio era presente un buon numero di proprietari o conduttori di locali poi destinati al “Fuorisalone” i quali hanno sostanzialmente confermato - pur con alcuni distinguo - che «Proposte rappresenta un valore aggiunto per Cernobbio in termini di marketing e indotto, pertanto è importante che anche il “Fuorisalone” rispetti in ogni sua componente le regole d’ingaggio». «L’Amministrazione sta lavorando per garantire da un lato una viabilità fluida e sicura e dall’altro per disciplinare al meglio il “Fuorisalone”. Soprattutto nelle quarantotto ore precedenti la rassegna i controlli saranno ulteriormente intensificati”, ha confermato il vicesindaco Della Torre.

In questo contesto, il comandante Miali ha parlato di una ventina di accertamenti svolti lo scorso anno, secondo un meccanismo che - non per colpa del Comune, bensì di una norma regionale - prevede che i controlli siano svolti dalla polizia locale (in supporto Cernobbio avrà i colleghi di Meda), ma che poi le sanzioni - peraltro (sulla carta) parecchio salate siano in capo a Regione Lombardia. E in questo contesto, non c’è traccia diretta di sanzioni recapitate ai destinatari. L’altro aspetto di questa vicenda che riguarda su più fronti Cernobbio è da connettere ad una crisi generalizzata (anche) di questo comparto, tanto che gli spazi - un tempo a ruba - della strettoia non sarebbero ad oggi tutti accaparrati. E’ chiaro - e lo si è intuito nitidamente anche ieri pomeriggio - che “Proposte” e “Fuorisalone” viaggiano su binari paralleli e che in alcun modo possono incontrarsi.

Giusto che “Proposte” abbia chiesto nuovamente il rispetto delle regole. Per quanto concerne l’utilizzo degli spazi in città, le domande vanno presentate entro l’11 aprile con l’apposito modulo - ieri in distribuzione - che andrà trasmesso a info@comune.cernobbio.co.it o consegnato all’Ufficio Protocollo da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 11 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30.

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