Fuorisalone, raddoppia la tariffa
La polemica: «Ma niente in cambio»

Cernobbio Il contributo al Comune per gli spazi pubblici durante Proposte sale a 200 euro - Scade venerdì il termine per presentare domanda. Botta e risposta tra Saladini e Monti

Cernobbio

C’è tempo fino a venerdì per presentare le richieste legate all’utilizzo degli spazi dedicati al dibattuto “Fuorisalone”, l’evento nell’evento che tante polemiche in questi anni ha portato in dote a corredo di “Proposte”, anteprima mondiale del tessile per arredamento in calendario dal 6 all’8 maggio.

La marcia di avvicinamento alla rassegna - dopo l’incontro, dai toni pacati, voluto dal Comune in settimana per un confronto con proprietari e conduttori dei locali che ospiteranno il “Fuorisalone” - è cadenzata da una polemica politica che ha a che vedere con l’importo da versare al Comune - 200 e non più 100 euro - a corredo della richiesta di utilizzo degli spazi.

Ad innescarla ci ha pensato l’ex sindaco - oggi capogruppo di “Progetto Cernobbio” - Simona Saladini, che ha bollato come «inappropriata la richiesta del Comune».

«Sono favorevole a versare un contributo al Comune per gestire al meglio il “Fuorisalone” - ha rimarcato l’ex sindaco -. Il fatto che il Comune abbia portato questa somma a 200 euro, raddoppiandola, sicuramente qualche dubbio lo crea. Questo perché quelli dei servizi a carico del Comune sono costi che il Municipio ha da sempre e comunque erano coperti con i precedenti 100 euro. Con gli altri 100 euro chiesti da quest’anno si sarebbe potuto organizzare qualche evento o qualche iniziativa nelle vie per ravvivare Cernobbio in questi giorni in cui comunque le presenze in città sono numerose da ogni dove».

«In questo modo, il “Fuorisalone”, già bello di per sé, sarebbe risultato ancor più attrattivo. Mi chiedo perché sindaco e Giunta non abbiano pensato a una soluzione di questo tipo. Un po’ di musica o comunque un intrattenimento a corredo del “Fuorisalone” avrebbe contribuito a migliorare ulteriormente l’attrattività di Cernobbio. Resta comunque il dato oggettivo dei 100 euro in più che francamente sembrano fuori luogo».

Pronta la replica del sindaco Matteo Monti. “Mi stupisce il fatto che un amministratore esperto come l’ex sindaco Simona Saladini non sappia che di anno in anno l’aggravio di burocrazia e incombenze in capo agli uffici aumenta spesso anche in maniera rilevante» rimarca il primo cittadino.

«Le pratiche a corredo del “Fuorisalone” - aggiunge - portano un carico importante di lavoro aggiuntivo, a fronte anche della nuova modulistica. La scelta è stata quella di portare l’importo a 200 euro. Importo da tempo fermo a 100 euro. L’obiettivo di organizzare degli eventi musicali itineranti a corredo di “Proposte” c’è. Lo dico per tranquillizzare l’ex sindaco».

«Aggiungo che la fonte di finanziamento non sarà questo importo aggiuntivo bensì la tassa di soggiorno. Tutto questo ricordando che il “Fuorisalone” ha regole ben definite che nell’incontro d’inizio settimana abbiamo ribadito a proprietari e conduttori dei locali destinati ad ospitare il “Fuorisalone”. I controlli in questo contesto ci saranno e saranno potenziati».

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