Grandate, sospettati di borseggio e inseguiti

Il caso La fuga con l’auto dura solo 400 metri. Uno doveva essere ai domiciliari: arrestato, ha patteggiato

Grandate

Le immagini di sicurezza del centro commerciale Iper di Grandate hanno ripreso tutto.

I tre stranieri che si avvicinano ad una presunta vittima che aveva appena parcheggiato, che si dividono per – si ipotizza – cercare di derubarla, magari con la solita truffa delle monetine per terra. Il “palo” della banda tuttavia nota qualcosa, e quel qualcosa è un’auto dei carabinieri di Fino Mornasco che si avvicina.

È iniziato in questo modo, alle 11 della mattina di mercoledì, un inseguimento che si è concluso 400 metri dopo, sempre nei pressi dell’Iper di Grandate, dove l’auto – che era stata presa a noleggio – è stata abbandonata. A bordo una donna che non era alla guida, che è stata identificata, mentre chi era al volante è riuscito a fuggire. Il terzo sospettato si è invece infilato in un vicino boschetto, inseguito dai militari che l’hanno poi arrestato tirandolo fuori dai rovi sotto i quali si era nascosto.

Il sospettato, Richard Enrique Vargas Garcia, peruviano di 50 anni, non avrebbe dovuto trovarsi in quel punto in quanto in regime di detenzione domiciliare per precedenti reati dopo una misura disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia. Avrebbe dovuto, insomma, stare nella sua casa di Cologno Monzese e non nel parcheggio dell’Iper a Grandate.

L’uomo è stato quindi arrestato per l’ipotesi di evasione e, assistito dall’avvocato Riccardo Guido, è stato processato ieri mattina per direttissima dove ha scelto di patteggiare un anno di pena prima di essere riportato ai domiciliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA