Il Comune chiude il pub alle 22: «Così non ha più senso lavorare»

«Con questa ordinanza faccio prima a non aprire proprio il locale, se apro alle 19 e devo chiudere alle 22 faccio prima a non aprire proprio».

Simone Pisu dal 7 settembre al 7 ottobre dovrà chiudere il suo Irriverente Pub di via Cantone alle 22 dalla domenica al giovedì e alle 23 il venerdì e il sabato. Questo per l’ordinanza emessa il 6 settembre dal sindaco Pierluigi Mascetti in cui si rende noto che la chiusura negli orari stabiliti viene ordinata per le «ripetute segnalazioni da parte dei condomini di via Figino di disturbo della quiete pubblica, soprattutto nelle ore notturne, per i continui i schiamazzi e per il comportamento poco civile di alcuni avventori, i quali pare non rispettino le più elementari norme comportamentali, igieniche e di decoro urbano».

La protesta

In pratica per un mese il pub chiuderà prima del solito orario e domenica 8 settembre non ha proprio aperto. «Sono dispiaciuto e rammaricato – dice il titolare – non apro prima delle 19 per non fare concorrenza al bar qui vicino. Questo è un posto pulito, si fa musica e intrattenimento, sono disperato, così non ha senso lavorare. Oltre alla beffa del mancato guadagno resta l’amarezza perché la gente non vede che qui si fa anche un servizio sociale ai ragazzi, con il pub chiuso restano in giro con le bottiglie o chissà dove vanno. Sono disperato, mi do da fare lavorando sodo, tengo anche un corso a scuola e uno di cucina in carcere, non so più dove sbattere la testa. Se qualcuno avesse un posto isolato da suggerirmi in cui potermi spostare lo farei subito. Qui non posso andare avanti così.”

Il giorno di sabato 7, primo giorno di validità dell’ordinanza emessa il 6 una mamma ha dovuto ridimensionare la festa di compleanno del proprio figlio e non senza lamentele.

«Le regole si rispettano»

«Insieme al comandante dei vigili ho incontrato più volte il gestore del pub – spiega il sindaco – da mesi i cittadini che vivono accanto si lamentano per la musica ad altissimo volume che disturba, per gli atteggiamenti sguaiati dei clienti che arrivano anche ad urinare e vomitare fuori dal locale, è intollerabile, quindi abbiamo proceduto come da normativa. La normativa prevede che la responsabilità di quello che avviene anche fuori dal locale pubblico è del gestore, che deve far intervenire le forze dell’ordine per ristabilire situazione di normalità. Le regole a San Fermo si rispettano, tutelo tutti i cittadini, chi lavora e chi riposa».