Il festival della cultura vegana: «Contro ogni sfruttamento»

“Co Vegan”, il festival della cultura vegana della provincia di Como, sfata i pregiudizi e fa il pieno di sorrisi e di gente. Nella giornata di sabato l’area di Villa Imbonati si è riempita di attività, espositori e musica che hanno richiamato gente e molte famiglie. Tutta la manifestazione si è basata sui principi di un’alimentazione sana che desidera contribuire al benessere di tutti, anche delle specie animali, oggi sempre più sfruttate intensivamente.

Inizialmente previsto per tutto il week end, il “Co Vegan” ha chiuso la sua prima edizione nella serata di sabato a causa dell’allerta maltempo prevista per la giornata di domenica. Il parco con una cinquantina di espositori e l’interno della villa con l’allestimento di due mostre sono stati i luoghi in cui si è svolta la manifestazione che ha proposto laboratori, show cooking, concerti, spettacoli, approfondimenti, presentazione di libri. L’area ristoro ha visto la presenza di diverse proposte culinarie, tra cui anche quella de “La Compagnia della polenta”, l’associazione di Arese che si fa “volontariato veg”, dal 2015 di giorno prepara e alla sera serve cibo vegano ai senzatetto di Milano; con tantissimi piatti di paella, ognuna da 50 porzioni, durante il Co Vegan ha raccolto fondi che poi oltre alla distribuzione del cibo, servono anche per portare beni di prima necessità (abiti, scarpe, coperte, tende, prodotti per l’igiene). La prima volta che servirono un pasto caldo fu una polenta con un ragù di legumi, da lì il nome dell’associazione.

Quindi, espositori, associazioni e un appuntamento rivolto a tutte le famiglie, organizzato con il patrocinato del Comune. L’ingresso al festival era gratuito, alcuni momenti come le degustazioni ed alcuni spettacoli invece a pagamento, perché il ricavato dall’iniziativa sarà devoluto a diversi rifugi ospiti della manifestazione, ovvero a sostegno delle realtà che si occupano di limitare ed annullare lo sfruttamento degli animali. Uno degli obiettivi di “Co Vegan” è infatti la condivisione e la divulgazione di uno stile di vita che rifiuta ogni forma di sfruttamento.