Il sogno realizzato di Abdou: un libro scritto a più mani, da 44 studenti

Cernobbio “Il mare è sempre più blu” opera dei ragazzi di terza media. Racconta il viaggio della speranza di un giovane dal Gambia a Parma

Più di 7mila chilometri in 108 pagine. Scritte a più mani, tante: 44 come i gatti dello Zecchino d’Oro. Quelle degli studenti della terza media, sezioni C e D, dell’istituto comprensivo. Narrano la storia di Abdou, un ragazzo come tanti, partito dal Gambia con un sogno da realizzare al contrario di tanti altri che hanno invece visto i loro naufragare nel mar Mediterraneo.

Il mare che per Abdou è stato più blu nel momento in cui è sbarcato in Sicilia e da lì, in autobus, ha compiuto l’ultimo e più confortevole viaggia verso la provincia di Parma su un bus, «guardavo fuori dal finestrino e percepivo la libertà sulla mia pelle mentre osservavo il paesaggio così diverso da quello della mia Africa. Era il luglio del 2017».

“Il mare è sempre più blu” è il titolo del libro scritto, editato e distribuito dagli alunni delle terze, Hanno fatto tutto loro coordinati dalla professoressa Mara Bercella. Ed è giusto citare tutti i nomi degli autori. Per la Terza C Viola Balzaretti, Martina Borghetti, Federico Borra, Maria Casarico, Beatrice Chiriatti, Pasidu Aloka Sri Mendis Colombage, Gianluca Danielli, Tommaso Juergen De Bernardi, Arianna De Salvo, Sveva Della Torre, Gaia Dotti, Rachele Fietta, Sofia Gambarin, Marta Giovannone, Marco Sihath Lyanage Jasenthu, Delia Mazzoni, Giovanna Moccia, Antonio Gregory Paulucci, Caterina Ramacciati, Jacopo Redaelli, Nadia Speciale, Riccardo Tremari.

Per la Terza D Asia Abate, Carlo Alberto Aquilini, Olga Borghi, Nicolò Carbone, Emilie Chingoli, Victoria Colensic, Nikol Damarku, Tommaso Errico, Alessandro Fontana, Anna La Rosa, Andrea Mario Lai, Anna Luraschi, Giorgia Maya Mainardi, Beatrice Marogna, Ambra Paolini, Davide Pellegrino, Ilaria Perretta, Federico Pizzala, Sofia Ragabassi, Lorenzo Roncoroni, Angelica Saladadarini, Matteo Alessandro Scarlata.

L’altro sogno di Abdou è quello di fare il sarto che cuce vestiti per bambini, ma nel frattempo ha trovato un lavoro come operaio del settore edile. E a Parma, proprio sul lavoro ha incontrato Federico, figlio della prof Bercella. I due sono diventati amici e da lì ha preso forma l’idea del libro che si è sviluppata dopo che le classi hanno visto il film “Mio capitano” di Matteo Garrone, una storia simile a quella di Abdou.

Ieri nella sala teatro dell’oratorio di San Giuseppe è stata presentata l’opera, alla presenza dei ragazzi, dell’insegnante e della dirigente dell’istituto, Maria Teresa Calippo, fiera e commossa. Un’esperienza pedagogica e formativa, molto importante, che i ragazzi si porteranno dietro per sempre.

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