Cronaca / Como cintura
Mercoledì 23 Ottobre 2024
Lavori anti alluvione a Capovico: «I tempi? Decidano i cittadini»
Blevio Il Comune convoca un’assemblea pubblica per il 5 novembre: «Due opzioni in campo: o chiusura parziale o totale dei passi carrai»
«Sulle tempistiche dei lavori, decideranno i cittadini». Una dichiarazione, quella del sindaco Alberto Trabucchi, che suona davvero come un importante esercizio di democrazia, dopo che il Comune ha indetto per il prossimo 5 novembre - a partire dalle 20.30 - un’assemblea pubblica per i residenti della frazione di Capovico, tra le più colpite non solo dall’alluvione del 24 luglio 2021, ma anche da altri fenomeni meteo estremi con cui purtroppo Blevio ha dovuto confrontarsi in questi tre anni e mezzo. Il nocciolo della questione - che inevitabilmente ha a che fare con il post alluvione - riguarda i lavori di ripristino del ponte in prossimità del civico 58, definiti dal Municipio «necessari e fondamentali per la messa in sicurezza dall’alluvione».
Intervento complicato
Le due opzioni al vaglio dei residenti hanno a che vedere con la viabilità. Una soluzione prevede la chiusura totale del passaggio carraio a fronte di 42 giorni di lavori, mentre l’altra consente il passaggio serale, allungando però i giorni di lavori sino a quota 112. L’obiettivo dichiarato, al termine dell’assemblea pubblica, è trovare «la soluzione più adatta alle esigenze della comunità». «È sicuramente un cantiere complicato. E, come più volte ho ripetuto anche durante la campagna elettorale in vista delle amministrative di giugno, soprattutto nel 2025 serviranno pazienza e sacrifici da parte di tutti - osserva il primo cittadino -. Chiaramente, per quel che concerne i lavori a Capovico, noi abbiamo un’idea ben precisa ovvero accorciare la durata dei lavori a 42 giorni, riducendo così nel limite del possibile i disagi. Più queste tempistiche si allungano, più si può andare incontro a imprevisti, come dimostrano anche le abbondanti precipitazioni delle ultime settimane. Giusto anzi fondamentale però sentire cosa ne pensano i residenti. È chiaro che le idee le abbiamo ben chiare. Portare la durata dei lavori a 112 giorni significa sacrificare una parte della giornata per creare il passaggio serale dei veicoli. È una riflessione oggettiva. Ripeto però. Sarà sovrano il parere dei residenti».
«Un anno di grandi sacrifici»
Come anticipato, il 2025 sarà un anno di grandi sacrifici per i residenti a fronte di «opere necessarie per mettere in sicurezza il paese».
In realtà, già da novembre inizierà la fase uno dei lavori a Girola, che inevitabilmente impatteranno sulla viabilità. Da febbraio in poi toccherà ad altri cantieri, incluso quello di Capovico.
«Sicuramente insieme alla pazienza occorrerà sacrificare una parte importante di posti auto, tenendo anche della particolare conformazione del nostro paese - la chiosa di Alberto Trabucchi -. I cittadini con cui abbiamo sin qui parlato hanno compreso la necessità di questi lavori e con essi i sacrifici che comporteranno. Sino a fine 2026, Blevio, come più volte ripetuto, non potrà dirsi completamente in sicurezza».
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