Le strade come una discarica
Emergenza rifiuti selvaggi

Fino Luisago Volontari del Lario: ogni mese ne raccolgono un quintale - Cittadini esasperati denunciano: «Basta incivili, servono le telecamere»

Fino Luisago

Ogni mese gli automobilisti gettano dal finestrino cento chili di rifiuti. Un’esagerazione? No è il peso dei sacchi riempiti dai Volontari del Lario con l’immondizia raccolta in via Val Mulini, una delle principali arterie di traffico del paese, collegamento tra Cantù e l’imbocco dell’autostrada. Periodicamente, di solito ogni due settimane, il Gruppo organizza una pulizia straordinaria della strada.

L’esito, purtroppo, è sempre lo stesso: un camion carico di rifiuti. L’ultima uscita risale a sabato 8 marzo, quando 1 volontario e 6 persone impegnate nei lavori di pubblicità utilità armati di guanti, pinze, sacchi dalle 9.30 alle 12.30 hanno percorso la lunga via sino a Andrate. Hanno ripulito anche via Costa.

Alla fine sul camion sono stati caricati 18 sacchi per un peso totale di 54 chili. Una situazione che si ripete a cadenza quindicinale portando a oltre 100 chili il totale dei rifiuti raccolti in un mese in via Val Mulini.

Fortunatamente i volontari intervengono regolarmente, altrimenti a margine strada ci sarebbero cumuli d’immondizia. Ma gli automobilisti cosa buttano? Mozziconi o pacchetti di sigarette, carte di merendine, bottiglie, lattine, brik di succhi di frutta senza pensare al patrimonio pubblico che per colpa loro diventa una discarica a cielo aperto.

Si sta superando ogni limite. In settimana c’è stato un altro episodio similare. Una cittadina ha denunciato su uno dei principali gruppo Facebook del paese, “Sei di Fino Mornasco …”, l’abbandono in un campo coltivato di cuscini, coperte, persino una lampada.

La situazione non è migliore nel vicino comune di Luisago, dove ci ha chiamati esasperato un artigiano. Carlo Ferrara, titolare del salone di parrucchiere per uomo “Acconciature Carlo” di via Roma, è stanco di trovare davanti alla vetrina sacchi d’immondizia conferiti senza nemmeno rispettare la raccolta differenziata. Tuona Carlo: «È la terza volta in un mese. Adesso basta».

Ma cosa accade? Nei giorni preposti alla raccolta porta a porta, i rifiuti invece di essere esposti nel luogo concordato di via Roma, finiscono all’ingresso del suo salone.

«Non ho idea di chi possa essere, so soltanto che ogni volta sono costretto a spostare i sacchi o quello che viene lasciato». Venerdì ad esempio c’erano una bottiglia d’olio in plastica, scarti di cibo, carta e cartone buttati alla rinfusa. «Non erano nemmeno chiusi in un unico sacco. Li ho presi, spostati, ho persino pulito il marciapiede. Non si può andare avanti così».

Lancia un appello all’amministrazione comunale. «Spesso si è parlato della videosorveglianza pubblica, bene se c’è una telecamera puntata anche su via Roma, che si risalga a chi da un mese lascia i rifiuti davanti alla mia vetrina e non rispetta le regole di conferimento della raccolta differenziata».

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