L’emporio chiude a fine anno. «Ma spero in un nuovo gestore»

Brunate Pinio lascerà la sua attività dopo mezzo secolo per motivi di salute Confida che qualcuno possa subentrare: «Questo negozio merita di vivere»

A fine anno Salvatore Piniochiude il suo negozio di via Pietro e Maurizio Monti, nella via delle attività commerciali brunatesi, quella carina da fare camminando nel centro di Brunate a due passi dalla funicolare. Lì resterà solo il minimarket, a meno che qualcuno non si faccia avanti e voglia continuare l’attività che da 50 anni viene portata avanti da Salvatore. «Salvatore è accogliente e sorridente e ti procura qualsiasi cosa tu cerchi»; «un posto dove si trova tutto», queste le recensioni al negozio di Pinio, un emporio come quelli che ricordano paesini ben organizzati, gioielli incastonati nel pregio naturalistico di luoghi che mantengono la loro identità senza cedere al fulmineo ed effimero continuo cambio di insegne e di volti.

«Il 31 dicembre chiuderò, mi dispiace davvero, lo faccio a malincuore – dice Salvatore – ma ho problemi di salute e poi le tasse sono sempre più folli. Questo negozio è sempre stato un riferimento, qui ho passato quasi 50 anni di lavoro, quando avevo 9-10 anni già portavo i pacchetti. È un negozio storico – aggiunge – se serve qualcosa lo trovi: un rompigetto, l’abbigliamento intimo, la boule dell’acqua calda. Faccio da emporio e ho capi d’abbigliamento, maglieria uomo e donna, quelli da bambino da qualche anno non li tengo più. Un po’ di jeanseria, tessuti, calzature sportive e ciabatte, ma anche casalinghi, e se ti serve la guarnizione della caffettiera, qui la trovi».

Salvatore avrebbe già voluto chiudere a dicembre 2022, ma poi ha tenuto duro: «Mi sembra di dare uno schiaffo al paese chiudendo – confida il negoziante - ma adesso proprio non riesco ad andare avanti, vorrei che questo negozio continuasse a vivere, lo merita davvero». In paese tutti conoscono Salvatore, come ci si conosce in una piccola realtà che ogni giorno dell’anno accoglie turisti e visitatori e il suo negozio è come la bella borsa da cui Mary Poppins tira fuori quel che occorre con allegria e saggezza. «I miei arrivarono a Brunate, io sono del 1964 – racconta – poi presero un terreno a Faloppio, ma io lì non mi sono mai trovato, ho tutto a Brunate: amici, ricordi, cose belle. Sono andato in pensione dopo 44 anni di lavoro, ho iniziato giovanissimo a lavorare, ora davvero devo smettere. Sarebbe un regalo per tutti se ci fosse chi andasse avanti, questa è una bella attività, e poi di turisti qui ce ne sono tanti». A Brunate negozi non ce ne sono quasi più; bar, ristoranti, strutture ricettive sono invece parecchi, ma per la gente di Brunate o per chi di passaggio ha bisogno di qualcosa di specifico, chiuso l’emporio di Salvatore non resterà nulla di diverso dai generi alimentari.

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