Sorpresi a rubare in casa a Lipomo: uno fugge, l’altro fermato

Il caso Una dipendente del vicino Sushi Club li ha trovati a rovistare tra i cassetti. Il giovane arrestato dai carabinieri è stato condannato a un anno e dieci mesi

Non era ancora l’una di notte quando una ragazza di origine cinese di 26 anni, dipendente del vicino ristorante “Sushi Club” di via per Montorfano a Lipomo, si è trovata di fronte ad un ladro che stava rovistando tra i cassetti del proprio appartamento.

Per nulla intimorita, o comunque in grado di gestire le proprie emozioni, la ragazza è riuscita nello stesso tempo ad allertare sia i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Como sia i colleghi che ancora erano nei pressi del ristorante.

I ladri – erano in due quelli che si trovavano all’interno dell’appartamento – sono stati colti di sorpresa e sono stati costretti a scappare senza riuscire a portare via niente. Uno dei due malviventi è riuscito a far perdere le proprie tracce mentre il secondo, in difficoltà in quanto impossibilitato a dileguarsi senza finire nelle braccia dei colleghi della vittima, non è riuscito a guadagnare velocemente la via di fuga venendo quindi rallentato nell’azione e infine bloccato dai carabinieri del Radiomobile che sono giunti pochi attimi dopo la chiamata.

Bloccato dai carabinieri

In manette, arrestato per il furto in appartamento e anche per il possesso di un cacciavite utilizzato per introdursi all’interno della casa, è finito un ragazzo di 26 anni di origine slava ma residente a Bernate Ticino, che ieri mattina è stato processato in Tribunale a Como con il rito direttissimo. Di fronte al giudice Valeria Costi si è seduto Entoni Fiser Junior, che ha scelto di patteggiare la pena dopo un accordo trovato in un anno e 10 mesi che era in precedenza stato raggiunto con il pubblico ministero Michele Pecoraro che è anche il titolare del fascicolo.

Alla fine il giudice monocratico ha ratificato l’accordo senza la sospensione della pena – visti i precedenti – e ha disposto per l’arrestato la detenzione ai domiciliari.

Si cerca il complice

L’episodio che ha visto come protagonista il ventiseienne (che risulta nato a Busto Arsizio) è avvenuto intorno all’una di notte tra sabato e domenica. Il cacciavite che era stato utilizzato – secondo i carabinieri – per introdursi nell’appartamento di Lipomo è stato posto sotto sequestro. Le indagini sono invece ancora in corso per cercare di risalire al complice che stava pure lui rovistando nei cassetti dell’appartamento ma che, a differenza dell’arrestato, è riuscito a scappare prima di venire bloccato dai carabinieri e dagli altri dipendenti del ristorante.

Al vaglio ci sono anche le telecamere presenti nella zona per cercare di ottenere da queste elementi utili per la ricostruzione del colpo, dal momento dell’arrivo nel caseggiato di via per Montorfano fino a quello del furto tentato nell’appartamento abitato dalla ventiseienne cinese.

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