
Cronaca / Como cintura
Lunedì 24 Marzo 2025
L’Ufficio postale chiude per tre mesi
«Andava trovata una sede alternativa»
Cernobbio Polemica in consiglio, i capigruppo di minoranza si aspettavano altre soluzioni Il sindaco: «Non è stato possibile prevedere opzioni. Una navetta porterà i clienti a Maslianico»
Cernobbio
Da oggi e fino al 7 luglio, salvo imprevisti, le Poste di Cernobbio chiudono per lavori di riqualificazione nell’ambito del progetto “Polis”. Al netto della comunicazione istituzionale a firma del Comune in cui viene rimarcata la possibilità di rivolgersi al 3714489596 - dalle 9.30 alle 12, entro il giovedì della settimana precedente il trasporto - per usufruire del servizio di accompagnamento all’ufficio postale di Maslianico grazie ad Auser, nell’ultimo Consiglio comunale sono stati meglio delineati i confini di questa vicenda che inevitabilmente in dote porterà disagi soprattutto per la popolazione anziana.
Le comunicazioni
Incalzato, nelle comunicazioni preliminari, dai gruppi di opposizione, il sindaco Matteo Monti ha ricostruito quanto accaduto negli ultimi mesi. «Una volta ricevuta la comunicazione dei lavori da parte di Poste Italiane a gennaio 2024, siamo andati a piazza Santo Stefano e così a Villa Bernasconi così da poter verificare la disponibilità di spazi pubblici per ospitare questo importante servizio, ricordando che Poste Italiane è un’azienda privata - le parole del primo cittadino -. Poi più nulla per mesi. Non una lettera agli atti. La scorsa settimana il responsabile regionale dei Servizi istituzionali di Poste Italiane ci ha comunicato il via ai lavori a partire dal 24 marzo. E’ stata la prima comunicazione da gennaio 2024 in poi. La comunicazione agli atti è arrivata lunedì 17 marzo».
Richiesta di un incontro
«Così ci siamo subito attivati con la sede di Como di Poste Italiane chiedendo di fissare un incontro. Richiesta che al momento non ha ancora avuto seguito». Dunque da oggi le Poste di Cernobbio chiudono e sarà così sino ad inizio luglio. Tutti e tre i gruppi di opposizione - attraverso i rispettivi capigruppo, vale a dire Simona Saladini, Andrea Michele Gazzola e Ivano Mazza - hanno chiesto massima attenzione su questo tema sensibile, che coinvolge, come anticipato, anzitutto la popolazione anziana, per la quale oggettivamente la “trasferta” a Maslianico è tutt’altro che agevole.
«Ci sono tante persone giustamente allarmate per la chiusura delle Poste - le parole di Andrea Michele Gazzola (“Cernobbio Futura”) -. Spero e mi auguro che si possano individuare le condizioni per installare sul nostro territorio un prefabbricato in grado di garantire il servizio così da poter sopperire a questi tre mesi abbondanti di chiusura di un presidio importante come quello delle Poste». «Sono convinta che Poste Italiane non comunichi l’iter per una chiusura così prolungata solo all’ultimo - la chiosa di Simona Saladini -. Auspico che si trovi una soluzione, perché Maslianico per molti rappresenta una soluzione per molti ai limiti dell’impossibile. La città di Cernobbio non può rimanere senza Poste così a lungo».
Da capire ora se alla chiusura odierna seguiranno passi ufficiali da parte di Poste Italiane.
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