«Noi, abbandonati dopo l’alluvione»: a un anno dalla tragedia solo tristezza

La storia e le foto Lorena Lenzi, infermiera del Sant’Anna, il 25 luglio del 2021 perdeva la sua casa. «A parte gli aiuti del Comune, dalle istituzioni solo promesse. Mio padre per il dispiacere è morto di crepacuore»

«È passato un anno dall’alluvione e siamo stati lasciati soli dalle istituzioni. Mio papà è morto di crepacuore, ora il mio dovere è quello di riportare almeno mia mamma nella nostra casa. Oltre ad aver perso tutto, devo pagare un affitto non voluto e pensare di ricostruire, ma nessuno ci sta aiutando, come faccio?».

Il 25 luglio del 2021 Lorena Lenzi era insieme ai genitori nella sua casa di Blevio, frazione Sopravilla, quando una colata di fango e detriti prese in pieno l’abitazione invadendo tutti i locali.

I sacrifici di una vita

In un attimo, è stato spazzato via ciò che con i sacrifici avevano costruito e tutti i ricordi: la famiglia riuscì a salvarsi arrampicandosi sui mobili, ma la loro vita cambiò all’improvviso. Uscirono di casa solo con il poco che avevano addosso e furono ovviamente costretti a trovare un’altra sistemazione di cui stanno pagando l’affitto attingendo dai propri risparmi perché, degli aiuti economici promessi, per ora non c’è nemmeno l’ombra.

«Mi sono trovata sola, le istituzioni non mi hanno aiutato – racconta Lenzi – abbiamo compilato una sfilza di documenti per il risarcimento danni ma, se riusciremo ad avere tra dieci anni qualcosa, sarà già tanto. Quello che mi consolava era, visto la dichiarazione dello stato di emergenza, l’ordinanza emanata il 23 settembre 2021 a firma del capo della Protezione civile, dove si affermava un contributo per l’affitto a seconda del numero dei familiari e 5000 euro come acconto somma per le spese urgenti. A oggi, non ho ricevuto un euro».

Gli unici contributi arrivati sono stati quelli dal Comune grazie ad una raccolta fondi subito dopo il disastro: un aiuto sicuramente importante e che aveva dato una mano all’inizio, ma non abbastanza per far fronte a tutte le spese. «Mi è stato detto di portare pazienza dato che ci sono tante emergenze e che entro giugno sarebbero arrivati i soldi, ma niente – ha aggiunto la donna - io lavoro come infermiera all’ospedale Sant’Anna, sono stata un anno nei reparti Covid, di sacrifici ne ho fatti eccome, ora che mi spetta un diritto, non sono neanche presa in considerazione. Non mi rimane che rivolgermi al Prefetto, e poi cosa, se non mi danno quello che mi spetta per rientrare un minimo dalle spese? Di pazienza ne ho avuta fin troppa».

Lutto in famiglia

Un dramma che ha colpito nel profondo tutta la famiglia, in particolare Roberto Lenzi, papà di Lorena: se n’è andato lo scorso novembre all’età di 85 anni con un grande peso sul cuore e, secondo la figlia, proprio questa è stata la causa. «Lui non aveva nessuna patologia, stava benissimo – ha concluso Lorena – era un uomo molto tranquillo, ma questa è stata una batosta per lui, è morto di crepacuore. Adesso devo pensare a mia mamma, che ha perso in pochi mesi casa e marito. Penso che abbia tutto il diritto di tornare a Blevio».

Al momento, però, la strada sembra ancora lunga e quello di domani, lunedì 25 luglio, sarà un triste anniversario per tutti coloro che sono stati colpiti dall’alluvione e che, chissà per quanto ancora, dovranno pagarne le conseguenze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA