Nuova vita per un edificio in centro: lavori finanziati da Villa d’Este

Cernobbio Un intervento da 1,6 milioni come onere d’urbanizzazione per villa Belinzaghi. Al piano terra un ufficio turistico, poi negozi e appartamenti

Ufficializzato da tempo il progetto di creare dentro Villa Belinzaghi - dimora (a lungo) inseguita da Silvio Berlusconi - un ristorante, un bar e - non da ultimo - una Spa con aree lounge ai piani terra e primo della dimora, con il pezzo forte costituito dalla realizzazione di cinque suites da aggregare all’attuale struttura alberghiera di Villa d’Este, la Commissione Territorio del Comune si è occupata giovedì (anche) della seconda parte di questa importante e ambiziosa iniziativa.

Il riferimento è all’utilizzo del milione e 600 mila euro che la “Reservimm srl” - società cui fa riferimento il cinque stelle lusso, che a pieno titolo rappresenta un pezzo di storia dell’hotellerie lariana - metterà sul tavolo alla voce “oneri” per poter procedere alla riqualificazione dello storico immobile, previa variante al Pgt, il cui ultimo via libera in Consiglio comunale è fissato per martedì sera.

Il futuro dell’hotel

«Il progetto a che vedere con la riqualificazione di un immobile comunale che insiste su via Monti Besana e su via Erba, per il quale gli ultimi interventi di riqualificazione risalgono a venticinque anni fa - rimarca il sindaco Matteo Monti - Nell’immobile ristrutturato di tutto punto saranno realizzati al pianterreno uno spazio turistico e commerciale e nei due piani sopra verranno ricavati accoglienti appartamenti (tre, di cui uno più grande) da destinare poi a giovani coppie cernobbiesi. Al pianterreno oggi si trova il centro fisioterapico, che troverà posto in viale Matteotti».

Un tempo lì c’erano le Poste. Villa d’Este metterà sul tavolo, come anticipato, 1 milione 600 mila euro, con un milione e 81 mila euro riferiti all’immobile di via Monti Besana e via Erba. Su questo progetto c’è grande attenzione. E lo conferma l’affollata seduta della Commissione Territorio di giovedì pomeriggio, in cui insieme al sindaco, all’assessore Alessandra Santini, al presidente della Commissione Giuseppe Balzarotti ed ai consiglieri di maggioranza (nonché allo staff dell’ufficio tecnico guidato dall’architetto Sabrina Maspero) c’erano i tre gruppi di opposizione, i progettisti incaricati da Villa d’Este e una rappresentanza dello storico cinque stelle cernobbiese. Gli altri 600 mila euro verranno versati nelle casse comunali. Dopo il voto di martedì in Consiglio comunale (ore 20), dovrà essere sottoscritta la convenzione (tra Comune e Villa d’Este), dopodiché Villa d’Este avrà sei mesi di tempo per presentare il progetto esecutivo e due anni per concludere l’opera. Ciò significa che entro il 2027 l’immobile di via Monti Besana sarà riconsegnato riqualificato.

L’iter burocratico

«Per noi è un’opera strategica. Avere in quel punto di Cernobbio l’ufficio turistico accanto ad uno spazio commerciale significa poter promuovere al meglio tutte le nostre proposte - sottolinea Matteo Monti -. È bene rimarcare che in questa fase siamo ancora nel campo dello studio di fattibilità».

Questo per dire che l’importante partita non è chiusa in via definitiva. Il primo cittadino, infine, rispondendo a chi ha rimarcato come ormai Villa d’Este stia allungando la propria sfera su una parte rilevante di Cernobbio, fa notare che «Villa d’Este ha dato e continua a dare lustro a Cernobbio. Lavoriamo insieme nell’interesse generale della città».

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