Padre, figlio e Pandina 4x4
«Insieme l’avventura nel deserto»

Tornano a casa solo oggi dopo 10 giorni sulla loro “Pandarezza”, un nome che assomiglia pure ad una carezza, ma che invece è la simpatica unione di Panda e Salvarezza, ovvero la Panda di Luca e Marco Salvarezza, padre e figlio si San Fermo, uno dei 35 equipaggi che hanno affrontato il Panda Desert 4x4 2025. Sono partiti il 22 Febbraio per percorrere circa 2000 chilometri sulle dune del deserto in un circuito ad anello nella sabbia del deserto.

Dopo una traversata via nave da Genova e una breve tappa di trasferimento da Tunisi a Sousse, il team Pandarezza è arrivato fino a Tembaine passando da Zmela per poi fare ritorno a Sousse passando da Douz.

Questa è la terza edizione del Panda Desert 4x4 che si tiene sotto il patrocinio della federazione tunisina dell’automobile e con la supervisione dell’Università dell’automobile tunisina. Al Panda Desert 2025 partecipano 35 equipaggi da tutta Europa, tutti con le loro Panda 4x4 attraversano alcune delle zone più remote del territorio tunisino confrontandosi con prove di navigazione, di abilità e di regolarità a bassa velocità sulle dune del deserto. Non solo guida e bravura, ma anche conoscenza di tante persone, molti bambini che seguino la manifestazione e della cultura tradizionale tunisina.

Le auto che possono partecipare sono solo Panda 4x4 con circa un quarto di secolo di vita, quelle di Pandarezza e dell’altro team comasco, il Trikoni Panda Raid dei canturini Carlo e Federico Galimberti, sempre padre e figlio, sono state completamente ricondizionate ed equipaggiate di tutte le dotazioni meccaniche e di sicurezza necessarie per affrontare il deserto da Carlo Miniotti, un preparatore di Moncalieri (Torino) che si è specializzato nell’allestimento di queste piccole Fiat, auto che hanno scritto la storia dell’automobile non solo in Italia.