Cronaca / Como cintura
Giovedì 12 Dicembre 2024
Pannelli solari su un terreno agricolo
Il Tar dice di sì e sconfessa il Comune
Casnate con Bernate Vinto il ricorso della società che vuole installarli nel campo di via Cervino - Una grande distesa, per una potenza di oltre 4 megawatt. Il sindaco: «Valuteremo con il legale»
Il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla Biwo Rinnovabile srl: il campo di via Cervino diventerà una distesa di pannelli per alimentare un impianto fotovoltaico.
Il caso risale al 22 dicembre scorso quando la società, sede legale a Milano, aveva depositato in comune la pratica per avviare la Pas (Procedura abilitativa semplificata) finalizzata alla realizzazione di un ampio impianto fotovoltaico con massima potenza di 4,39 megawatt.
L’area interessata è un terreno privato di via Cervino, a ridosso del comparto industriale-artigianale di via Catelli. Il Comune aveva respinto la richiesta, invitando la Biwo a rivederla nel rispetto del nuovo regolamento edilizio, adottato il dicembre scorso e approvato in via definitiva il febbraio successivo.
Il lungo documento include anche un intero allegato dedicato esclusivamente ai pannelli fotovoltaici, nello specifico all’installazione dell’impianto su campi e terreni. I vincoli imposti sono molto articolati, riguardano le zone, i tipi di terreno, le distanze. Nell’atto si legge ad esempio: «Entro cinquanta metri dai fabbricati destinati a civile abitazione è consentita la realizzazione di un solo impianto fotovoltaico a terra, a condizione che la superficie dei pannelli non sia superiore a metri quadrati cinquanta».
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è chiaro: evitare che superfici verdi del territorio si trasformino in distese di pannelli. La Biwo però non si è fermata di fronte al no, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
A maggio il Tar si era espresso, decidendo di congelare la pratica in attesa del giudizio finale, in settimana ha emesso sentenza di merito dando ragione alla società. Pinella Altiero, legale della Biwo, si dice molto soddisfatta.
«Il Tribunale ha confermato che la regolazione in merito alla localizzazione degli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile spetta esclusivamente allo Stato e alle Regioni e i Comuni non possono imporre limitazioni aggiuntive a quelle prescritte dal legislatore. Il giudizio si è chiuso con sentenza favorevole da parte del Tar annullando di fatto le previsioni del regolamento edilizio che pongono delle forti limitazioni alla realizzazione di impianti rinnovabili in territorio agricolo».
Ora cosa accadrà? Per l’avvocata Altiero il Comune dovrà «chiudere l’istruttoria. Non potrà discostarsi nella decisione finale dalla sentenza: il Tribunale regionale ha annullato le previsioni del regolamento che imponevano stringenti limitazioni».
La sindaca Anna Seregni però non la pensa allo stesso modo. La partita non è ancora chiusa: «La prossima settimana avrò una riunione col nostro legale, in seguito in giunta prenderemo una decisione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA