Pannelli solari su un terreno agricolo. Il sindaco in Regione per limitare l’area

Casnate con Bernate Seregni incontrerà i tecnici per capire i margini di trattativa con la società. «Non faremo ricorso al Consiglio di Stato, l’obiettivo è contenere le dimensioni dell’impianto»

«Non faremo ricorso al Consiglio di Stato, ma oggi abbiamo fissato un appuntamento con i tecnici di Regione Lombardia: vogliamo capire quali siano i margini di trattativa con la società. L’obiettivo è contenere il più possibile le dimensioni dell’impianto e il conseguente impatto sul territorio».

Il sindaco Anna Seregni torna sul caso Biwo Rinnovabile srl, società addetta allo sviluppo, costruzione e gestione di progetti fotovoltaici che realizzerà un ampio impianto della potenza di 4,39 megawatt su un terreno privato in via Cervino, a ridosso del comparto industriale-artigianale di via Catelli. Il caso risale al 22 dicembre del 2023 quando la Biwo aveva depositato in municipio la pratica per avviare la Pas (Procedura abilitativa semplificata) finalizzata alla realizzazione dell’opera. Il Comune aveva respinto la richiesta invitando la società a rivederla nel rispetto del nuovo regolamento edilizio, adottato proprio nel dicembre del 2023, approvato in via definitiva un paio di mesi dopo nel febbraio 2024. La Biwo si era subito opposta presentando ricorso al Tar. A maggio 2024 il Tribunale regionale della Lombardia aveva congelato la pratica in attesa del giudizio finale.

La sentenza è arrivata a ottobre, pubblicata a inizio dicembre: il Tar ha annullato le previsioni del regolamento edilizio comunale che impongono forti limitazioni alla realizzazione di impianti rinnovabili in territorio agricolo.

L’Amministrazione comunale non può fare più nulla per evitare che sul proprio territorio ci sia un proliferare d’impianti fotovoltaici su aree verdi?

Il sindaco: «Se è vero che abbiamo deliberato di non ricorrere al Consiglio di Stato, il nostro legale non ha ravvisato validi motivi per impugnare la sentenza in questione, è altrettanto vero che percorreremo ogni strada possibile per tutelare l’interesse dei nostri cittadini e dell’intero territorio». In che modo? Allinearsi alla delibera regionale in materia. «Per questo lunedì avremo un incontro con i tecnici regionali». Ma perché la Biwo si era opposta al regolamento comunale? Quali erano i paletti fissati dal Comune? I vincoli sono diversi, molto articolati, riguardano le zone, i tipi di terreno, le distanze.

Nell’atto si legge ad esempio: “Entro cinquanta metri dai fabbricati destinati a civile abitazione è consentita la realizzazione di un solo impianto fotovoltaico a terra, a condizione che la superficie dei pannelli non sia superiore a metri quadrati cinquanta”. Per la sindaca Seregni il successo al Tar della Biwo non rimette in discussione l’intero regolamento edilizio, ma deve essere semplicemente parzialmente rivisto. La decisione definitiva sarà presa soltanto nei prossimi giorni, dopo l’esito dell’incontro con i tecnici di Regione Lombardia. Probabile che in seguito il Comune convochi la Biwo per aprire un tavolo di confronto e arrivare a un accordo nell’interesse di tutta la comunità.

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