Cronaca / Como cintura
Sabato 18 Gennaio 2025
Parcheggi ospedale e fusione
San Fermo, bilancio in attivo
Proventi per oltre 800mila euro dall’accordo sul Sant’Anna. E un milione arriverà (fino al 2031) grazie all’incorporazione di Cavallasca
Tempo di bilanci e per le casse del Comune amministrato dal sindaco Pierluigi Mascetti ci sono sempre buone notizie. E il “dito” batte sempre lì, sul parcheggio dell’ospedale, autentico “cuore” finanziario dell’amministrazione e al centro ormai da tempo di periodiche polemiche a sfondo politico.
Con l’approvazione del bilancio di previsione si è infatti messo in conto l’incasso annuale del parcheggio dell’ospedale Sant’Anna per circa 825 mila euro. Il 2025 sarà il quindicesimo anno di incassi dal parcheggio dell’ospedale che iniziò a fruttare una cospicua serie di monetine proprio ad inizio del gennaio 2011: quell’anno il parcheggio del Sant’Anna restituì circa 745 mila euro, poi nel 2012 la cifra arrivò a 890 mila euro e salì nel 2013 a 976 mila euro, fino a toccare il tetto di 1 milione 011.181,80 euro nel 2014. Poi la cifra si è assestata per diversi anni sul milione di euro l’anno: 983 mila euro nel 2015, 996 mila nel 2016 e circa 990 mila nel 2017.
E ancora quasi 972 mila euro nel 2018, nel 2019 si arrivò a 975 mila euro, nel 2020 l’anno si chiuse con 412 mila euro a causa della pandemia e del ridotto afflusso al nosocomio. Nel 2021 andò anche peggio: 244 mila euro quanto messo a bilancio dal Comune. Per il 2022 in cassa ci furono circa 620 mila euro e 763.216 euro per il 2023, per quest’anno la previsione è di 825 mila euro e su quella ci si è basati per il previsionale 2025.
Un milione di euro entreranno dall’Imu e 137 mila euro sono stati recuperati per l’Imu non incassata quest’anno. Addizionale comunale Irpef rimasta allo 0.35 e da questa il Comune incasserà circa 530 mila euro.
Ma c’è un’altra voce importante, legata alla fusione con il comune di Cavallasca avvenuta dal primo gennaio 2017: porterà nelle casse del Comune altri 900 mila euro e si continuerà così, con un milioncino all’anno dalla fusione, fino al 2031, secondo quando disposto dallo Stato in materia di riordino degli enti locali.
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