Perroni, il congedo dopo 10 anni: «Ho imparato tanto da voi»

Villa Guardia Si ricandida in consiglio sostenendo il suo vice Paolo Veronelli: «Splendida avventura»

Ultimo consiglio comunale prima delle amministrative dell’8-9 giugno e ultimo consiglio comunale del sindaco Valerio Perroni, 51 anni oggi, che ha fatto una sintesi dei due mandati vissuti da primo cittadino ed ha passato il testimone al candidato sindaco Paolo Veronelli, suo vice per i cinque anni trascorsi dal 26 maggio 2019, quando fu eletto sindaco per la seconda volta. Una decina di minuti, tanto è durato l’intervento conclusivo di Perroni, commosso e molto riconoscente per l’esperienza fatta in ambito amministrativo e umano.

Valerio Perroni si ricandiderà alle prossime elezioni, ma non nel ruolo di sindaco, anche se avrebbe potuto ripresentarsi per il terzo mandato. «Ho imparato da tutti e imparato ad ascoltare molti – ha detto – desidero ringraziare tanta gente». E iniziando da Bruna Guida, il segretario comunale, il sindaco ha ringraziato i dipendenti ed i responsabili comunali: «Chiedo scusa per qualche mio eccesso e qualche strigliata, mai dettati da risentimenti e fattori personali, ma solo dalla voglia di servire presto e bene i cittadini al di là delle pastoie burocratiche che inevitabilmente ci sono», ha detto Perroni che poi ha ringraziato nominandoli tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, sia di questo ultimo consiglio comunale, sia di quello precedente (in carica dal 2009 al 2014).

Un ringraziamento alle due giunte e ai loro componenti: «Non mi hanno mai fatto mancare sostegno e impegno, una presenza scandita da un lavoro continuo per migliorare i servizi comunale e realizzare opere, mi hanno arricchito dal punto di vista umano, sono stati per anni il mio mondo e la mia vita, ognuno di loro ha un posto particolare nel mio cuore – conclude Perroni – a Paolo (Veronelli ndr) un grazie speciale, ci siamo divisi i compiti, lavorato gomito a gomito senza risparmiarci giorno e notte, abbiamo vinto sfide e perso alcune occasioni, condividiamo l’etica del lavoro e l’aver a cuore il paese, un grazie per il suo prossimo ed importante compito da sindaco».

Un ruolo, quello di sindaco che ha modificato il modo di essere, come dice lo stesso Perroni: «All’inizio dividevo il mondo in bianco e nero, come faceva mio nonno, un uomo del sud che mi ha passato la passione politica, ora ringrazio tutti i cittadini che mi hanno accordato fiducia in questa splendida ed importante avventura amministrativa che sono felice di aver fatto».

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