Protezione civile: 3.500 ore di lavoro in un anno

San Fermo della Battaglia Il bilancio dell’attività: «Più spazio a formazione e prevenzione»

Erano partiti ormai 27 anni fa con pochi volontari ed una sede adattata – come ha ricordato il sindaco Pierluigi Mascetti - ed ora hanno una splendida sede da oltre 600 metri quadrati, un parco di veicoli e di attrezzature da fare invidia ad altri comitati di Protezione Civile e pure a qualche Vigile del fuoco, come ha osservato Giuseppe Bernasconi, referente dei gruppi di Protezione Civile dalla Provincia, ma più di tutto la Protezione Civile di San Fermo ha la volontà ferrea e la generosità dei suoi volontari.

«Sono tutti molto preparati ed hanno una grandissima buona volontà – ha detto il sindaco Mascetti durante l’annuale cena di bilancio – come amministrazione comunale abbiamo fatto la parte più facile, costruire una sede nuova, (realizzata nel 2022 ndr), fornire i mezzi, (tra cui il nuovo Toyota Pick-up ndr), oggi la nostra Protezione Civile ha 6 tra pick up e furgoncini più 3 rimorchi, ma la parte più difficile è quella di avere un gruppo di volontari motivati, con grande forza di volontà, spirito di servizio ed attenzione al territorio e questo non lo fanno i finanziamenti, per questo noi siamo davvero ricchi, ricchi di umanità nella nostra comunità, grazie a loro».

Sono circa una trentina le donne e gli uomini della Protezione Civile di San Fermo che da anni prestano il loro servizio per aiutare gli altri in diversi ambiti, nella nostra provincia i volontari sono 1544 in 52 organizzazioni. Come ogni anno la cena della Protezione Civile è stato il momento per premiare i volontari che hanno raggiunto un bel traguardo di servizio: Claudio Luraschi e Giampiero Arnaboldi festeggiano 5 anni, Michael Maniscotti 10 anni e Francesca Noseda 20 anni. È stato anche il momento per parlare delle azioni fatte, come ha illustrato Antonio Mai, storico coordinatore del gruppo, quest’anno sono 3.500 le ore di interventi, in parte per le alluvioni sul territorio, ad esempio a Blevio, poi per la formazione, per la sistemazione della ciclopedonale, per il campo scuola dedicato a bambini e ragazzi, per l’aiuto nella celebrazione storica della battaglia San Fermo e nelle feste patronali. Un gruppo che “lavora” per la gente e con la gente, fondamentale è la collaborazione con gli altri gruppi di volontari del paese, tra cui la Croce Rossa e con altri gruppi come il CB 27 . «Quest’anno abbiamo avuto meno interventi in emergenza e dunque più spazio per la prevenzione e la formazione», commenta Antonio Mai.

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