Rapinese punta all’hinterland
Il progetto per la Grande Como

San Fermo Il sindaco vorrebbe allargare i confini includendo Cavallasca - L’ex Russo: «Fa leva sulla fusione maldigerita, ma Mascetti resta molto popolare»

Le parole del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, e la proposta di una lista Rapinese alle prossime elezioni amministrative a San Fermo, si terranno nel 2027, stanno smuovendo l’opinione della gente.

«A tal proposito, se ci fossero cittadini che sono pronti a candidarsi me lo facciano sapere – ha detto il sindaco di Como dalle colonne del nostro giornale - non dovranno più dire abito a San Fermo della Battaglia, paese vicino a Como, ma abito a Como la città più bella del mondo».

L’azione esplorativa del sindaco di Como per mettere più di un piede a San Fermo è iniziata, Rapinese vorrebbe fare la grande Como unendo il paese alla città, non è certo il primo sindaco di Como che ci pensa, ma il primo che si rivolge esplicitamente ai cittadini, soprattutto a quelli della località Cavallasca, dal 1 gennaio 2017 entrati a far parte del Comune di San Fermo attraverso la fusione per incorporazione.

«Sono certo che tanto per metà paese, quella che un tempo era Cavallasca e che ha mal digerito l’essere parte di San Fermo, entrare in Como sarà senz’altro un valore aggiunto. Poi, finalmente, avrebbero un grande sindaco», ha detto Rapinese strizzando l’occhiolino a tutti quei cittadini di Cavallasca che potrebbero non essere contenti dell’amministrazione Mascetti.

«Sgomita in grande – commenta Paolo Russo, 78 anni, cavallaschino da sempre, sindaco di Cavallasca per due mandati, dal 1999 al 2009, per 30 anni nell’amministrazione comunale cavallaschina - bisogna sempre pensare in grande e Rapinese pensa in grande, ma occorre vedere i numeri. Ritengo che ci sia davvero un malcontento da parte dei cittadini di Cavallasca, quantomeno una parte, non so se c’è qualcuno che soffia sul fuoco, io osservo e sento, non mi occupo più di politica locale, ma essendoci un sentimento del genere Rapinese potrebbe avere qualche possibilità, sinceramente non so quante, i numeri parlano chiaro». «Però, nella politica come nel calcio tutto può succedere», conclude l’ex sindaco Russo.

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