Cronaca / Como cintura
Venerdì 29 Maggio 2020
San Fermo, crollati
gli incassi al parcheggio
dell’ospedale
In appena nove anni ha fruttato al Comune oltre 8 milioni di euro: negli ultimi due mesi solo 26mila. Mancano i visitatori e i dipendenti ora sostano gratis
Incasso del parcheggio dell’ospedale Sant’Anna ridotto del 90 per cento rispetto a quanto il Comune aveva percepito nei mesi precedenti l’emergenza sanitaria e negli anni scorsi. In altre parole, quest’anno niente incasso milionario per la gestione dei 1.459 posti, (596 nel multipiano e 863 nel bipiano) che in base all’accordo di programma sul nuovo ospedale siglato nel 2003 spetta esclusivamente al gestore, ovvero al comune di San Fermo.
I numeri, dunque. Nel mese di marzo il parcheggio ha incassato 14 mila euro circa e 12 mila euro nel mese di aprile, maggio si chiuderà sotto i 30 mila euro. Passando verso mezzogiorno, ora critica per trovare posteggio al Sant’Anna, il pannello all’ingresso del multipiano segna oltre 200 posti liberi, quando in passato, verso mezzogiorno, una serie di “completo” riempiva le 5 righe del pannello informativo.
L’accordo con Axess di Cologno Monzese, la società che gestisce operativamente i parcheggi per conto del Comune, prevede una garanzia sulle spese di gestione, ovvero il Comune inizia a vedere qualche soldino solo se l’incasso mensile supera i 25 mila euro. Quindi in questi mesi il Comune amministrato dal sindaco Pierluigi Mascetti riguardo i proventi dell’ospedale, di cui sempre viene criticato l’uso esclusivo da parte di San Fermo, resta a bocca asciutta.
Nei mesi di aprile, maggio e giugno mancheranno anche gli introiti portati dai dipendenti dell’ospedale a cui San Fermo a metà marzo aveva deciso di non fare pagare il posteggio.Al parcheggio del Sant’Anna sono abbonati circa 1.300 dipendenti e 300 dirigenti, il che significa circa 20 mila euro al mese in meno per il Comune di San Fermo, quindi un incasso complessivo di circa 60 mila euro che viene a mancare.
«Questo è un sacrificio che facciamo molto volentieri per testimoniare il nostro affetto e dire grazie a persone che si sono adoperate in questo difficile periodo per salvare vite umane – dice Mascetti - lo facciamo molto volentieri». (Paola Mascolo)
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