Si tuffa mentre passa il battello: tragedia sfiorata in riva a Girola

Blevio Un giovane di 20 anni è rimasto a lungo sott’acqua. Si è temuto il peggio ma è stato rianimato

Deve con ogni probabilità la vita a un amico che, con prontezza di riflessi, l’ha riportato sopra il pelo dell’acqua del lago, sfidando i mulinelli generati dalla scia di un battello in transito, incolpevole protagonista (il natante della NaviComo) di quella che poteva trasformarsi in una tragedia.

Tutto è accaduto attorno alle 17.30 vicino al pontile in frazione Girola, nei pressi della chiesa a lago. Pontile peraltro oggetto di divieto di tuffi e bivacchi con tanto di ordinanza da parte del Comune. Lì un ragazzo di 20 anni (del quale non sono state rese note generalità) si è tuffato senza accorgersi - secondo una prima frammentaria ricostruzione - che in quel momento stava sopraggiungendo un battello della NaviComo, quest’ultimo e il suo equipaggio - è bene rimarcarlo - totalmente estranei alla vicenda.

I mulinelli provocati dal passaggio del battello hanno trascinato il ragazzo sott’acqua, senza possibilità apparente di risalire a galla.

Un amico che era nel gruppo di giovani che ieri aveva scelto di trascorrere il pomeriggio a Blevio si è accorto che qualcosa non andava, tuffandosi prontamente in acqua e letteralmente strappando l’amico ai mulinelli e ad un principio importante di annegamento. Da lì si è mossa con tempismo la macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenute un’ambulanza della Croce Azzurra con l’automedica, entrambe allertate in “codice rosso”, il maggiore dei tre livelli di gravità. Il giovane è stato stabilizzato con ambulanza ed automedica che sono rimaste a lungo a Girola. Le sue condizioni sarebbero comunque migliorate, tanto che il codice di gravità è stato derubricato da “rosso” a “giallo”. Il giovane è stato poi trasportato all’ospedale Sant’Anna, dove, una volta in Pronto Soccorso, è stato subito sottoposto a minuziosi accertamenti sanitari, dato il tempo trascorso sott’acqua. Informato dell’accaduto anche il sindaco Alberto Trabucchi (e così l’assessore Luca Monti), con il primo cittadino che ha confermato come “le nostre ordinanze con il divieto di tuffi e di bivacchi vengono sistematicamente ignorate e spesso strappate. Ho già riferito più volte queste circostanze ai carabinieri ed all’Autorità di Bacino”.

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