Spaccata in farmacia, c’è una traccia Banda di giovanissimi a Senna

Colpi in serie Immagini in mano ai carabinieri: erano almeno tre, con i cappucci delle felpe calati. La dottoressa Tagliabue: «Hanno spaccato la porta a vetro con la griglia. Il bottino? Pochi soldi»

Una banda di almeno tre persone. Segni particolari: giovanissimi. Con il cappuccio della felpa ben tirato sopra la testa. Probabilmente, a giudicare dalle immagini in possesso degli stessi Carabinieri: minorenni. Obiettivo: spaccare vetri e ingressi delle farmacie per entrare e cercare qualche soldo. Come è successo, l’altra notte - tra lunedì e martedì - oltre che alle vicine farmacie di Albate e Casnate con Bernate, anche a Senna. Dove i ladri si sono dovuti accontentare di qualche banconota trovata per caso nel locale.

La porta con il vetro in frantumi è già stata sostituita. Quella danneggiata era, nella mattinata di ieri, ancora lì da vedere - prima della rimozione - nell’aiuoletta al piano terra del condominio. Poco è importato ai ladri di entrare in azione tra le case del centro del paese, su una strada di passaggio.

«La cassa non si può scassinare»

«L’allarme - racconta la dottoressa Anna Tagliabue, titolare dell’attività di via Roma - è suonato verso le 2.35. I Carabinieri hanno il materiale video registrato da alcune telecamere. Prima i ladri hanno girato un po’ sotto il porticato: sono rimasti qui fuori. Hanno alzato la griglia di una bocca di lupo. Uno di loro si è calato dentro. Ma poi è tornato fuori». Un metodo già visto per alcuni tentati furti in casa a Capiago Intimiano: un tentativo di entrare nei locali passando dai seminterrati. A Senna: non possibile. «Si sono fumati in tranquillità anche una sigaretta. Hanno alzato un paio di pezzi della griglia dello scolo dell’acqua piovana, nel parcheggio qui fuori - prosegue la dottoressa - e con quella hanno spaccato la porta a vetro dell’ingresso».

Modalità in fotocopia

«Entrati - aggiunge - si sono quindi diretti alla cassa automatica. Che non può essere scassinata. Si sono dovuti accontentare di alcuni contanti che avevo lasciato per caso in negozio».

Qualche banconota. Un furto fotocopia, di fatto, rispetto a quanto avvenuto nelle scorse sere a Cantù Asnago, nella farmacia di via Rienti: anche qui, cassa automatica, anche qui, qualche banconota trovata per caso e messa in tasca. In quel caso, perdendo anche del sangue: una traccia ematica repertata poi dai Carabinieri di Cantù. A Senna, quantomeno, è stato un furto senza spargimento di sangue.

«I ladri sono rimasti dentro un cinque minuti circa - aggiunge Tagliabue - Il primo è uscito, gli altri hanno rovistato ancora un po’. Sono poi fuggiti in bicicletta». Proprio come a Cantù Asnago.

«Il timore di un furto, visto quello che sta succedendo, c’era anche. Ma dire che ce lo aspettavamo, forse no», dice la dottoressa. I ladri, appunto, sarebbero minorenni. E questo accosterebbe la banda delle farmacie in azione quest’anno allo stesso metodo, se non alla stessa banda, o agli stessi eventuali mandanti, vista ad esempio in stagioni passate. Ad esempio di nuovo a Cantù, alla farmacia di via per Alzate.

«La gente ha paura»

Sul posto, grazie al collegamento dell’antifurto, oltre alla titolare è arrivata anche la vigilanza. Alcuni hanno visto la scena. «La gente comunque ha paura - conclude la farmacista - Resta importante, nell’immediatezza, chiamare i Carabinieri». Altri, invece, nel cuore della notte, rimasti a letto, hanno pensato che il frastuono - così hanno detto – fosse un sogno.

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