Triplicate le richieste
alla centrale del 118
Ieri altri quattro decessi

Più ricoveri in rianimazione anche a Como. Terapie intensive lombarde piene al 50% di casi Covid. Nelle ultime ventiquattr’ore 216 contagiati sul Lario

Sono triplicate, nell’ultimo mese e mezzo, le richieste di soccorso giunte alla centrale operativa Soreu dei Laghi di Villa Guardia per patologie respiratorie o comunque legate ai sintomi del coronavirus.

Le chiamate

Tra i tanti dati “campanello d’allarme” sull’andamento del contagio, quello delle richieste di intervento al 118 è fin dai primi giorni della pandemia uno dei più significativi. La curva delle chiamate alla centrale comasca è tornata ad alzarsi a cominciare dalle seconda metà di febbraio, ma si è letteralmente impennata a partire da marzo. Se ai primi di febbraio le telefonate si aggiravano tra le 40 e le 50, ora parliamo di 125/130 telefonate, con punte fino a 139 richieste d’emergenza. E, come detto, la curva è in costante incremento.

Dopotutto non c’è esperto che non indichi nella seconda metà di questo mese il picco del contagio. I picchi di novembre (la seconda ondata è stata devastante per il Comasco) fortunatamente sono ancora lontani (all’epoca siamo arrivati anche a oltre 260 chiamate d’emergenza in una sola giornata).

Anche ieri, nonostante i dati si riferiscano ai test elaborati nella giornata di sabato e quindi subiscono quasi sempre un calo, i nuovi contagi in provincia di Como si sono tenuti sopra la soglia dei duecento: 216 nuovi tamponi positivi, per la precisione.

In tutta la Lombardia i nuovi casi sono stati 4.334, con una nuova allarmante impennata per quella che al momento è in assoluto la provincia più colpita: Brescia (oltre mille nuovi casi in un giorno). Allo stato la provincia di Como, per numero complessivo di positivi al virus conteggiati dall’inizio dell’emergenza a oggi, è quella con la maggiore incidenza sulla popolazione complessiva: quasi l’8% dei comaschi è stato toccato dal virus da un anno a questa parte.

Sul fronte dei decessi quelli comaschi registrati nelle ultime 24 ore sono stati quattro. Si avvicina sempre più la soglia delle duemila vittime comasche (ufficiali) dall’inizio della pandemia.

I ricoveri

Se il dato delle richieste di intervento da parte del 118 fornisce un’indicazione dell’andamento dei contagi e della malattia, quello dei ricoveri è invece un dato che va seguito con estrema preoccupazione, per via della saturazione dei posti letto.

Da tempo la Lombardia ha superato la soglia critica di pazienti Covid ricoverati nei reparti di terapia intensiva (pari al 30% del totale dei posti a disposizione). Ieri questa soglia ha raggiunto e superato addirittura il 50%, con ben venti nuovi pazienti finiti in rianimazione in una sola giornata (in tutta Italia il numero di nuovi ricoveri in terapia intensiva ha toccato quota cento).

Superata da tempo anche la soglia dei seimila ricoveri di pazienti Covid negli altri reparti: a ieri erano 6.077 negli ospedali della nostra regione.

Numeri in lieve aumento anche per quanto riguarda gli ospedali della Asst Lariana, la cui quota di posti letto dedicata al Covid è già da giorni molto vicina alla soglia di saturazione. Complessivamente tra Sant’Anna, Sant’Antonio Abate di Cantù e Mariano Comense i pazienti positivi al virus sono 305. A San Fermo siamo arrivati a 216 persone ricoverate, 14 di queste sono in rianimazione. In pronto soccorso vi erano poi, a ieri, altri dodici pazienti contagiati. A Cantù i ricoverati sono 41, di cui 4 in rianimazione (oltre a 14 persone in pronto soccorso). Infine a Mariano 22 pazienti Covid ricoverati.
P.Mor.

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