Un altro investimento di pedone Strisce sbiadite, riesplode il caso

Cantù Donna di 36 anni soccorsa in piazza Orombelli a Fecchio e ricoverata al Sant’Anna (codice giallo). Quarto episodio in un mese, secondo sulle “zebre”. Ape: «Emergenza ». Volontè: «Intervenite»

A volte c’è il problema del sole basso contro il parabrezza, altre volte, è il caso di ieri mattina, gli automobilisti dicono di non aver visto il pedone, perché coperto da un punto cieco dell’auto in movimento. La certezza è che si tratta, per un motivo o per l’altro, del quarto investimento a Cantù in un mese, il secondo che avviene su strisce pedonali sbiadite.

E quindi il caso degli attraversamenti poco o per nulla visibili riesplode per voce delle minoranze consiliari. Anche perché è stato un mese nero, l’ultimo, per chi si è spostato a piedi in città: anche se in un caso c’era di mezzo la pioggia battente e la scarsa visibilità del tardo pomeriggio, e in un altro un contatto avvenuto non in prossimità delle zebre, due pedoni sono morti sulle strade cittadine. Tre in poco più di due mesi, a contare anche il precedente investimento mortale di fine ottobre.

Ieri sulle ”zebre” scolorite

Il nuovo episodio è avvenuto ieri mattina, in via per Alzate, all’altezza di piazza Orombelli e Contadini di Fecchio. Alle 8, e a poche decine di metri dalla scuola primaria e della scuola dell’infanzia della frazione. Da una prima ricostruzione, la donna, 36 anni, ha attraversato sulle strisce scolorite parallele a via per Alzate, quando un’auto in svolta l’ha investita. Chi era alla guida si è giustificato dicendo di non aver potuto vedere la donna, a causa della visibilità ridotta, stavolta, da un angolo cieco dell’auto. Sul posto, un’ambulanza della Croce Rossa di Lipomo. La donna è stata trasportata all’ospedale Sant’Anna di San Fermo: codice giallo all’arrivo in pronto soccorso.

«Questa triste serie di investimenti ci dice che c’è un’emergenza - afferma Francesco Ape, consigliere comunale Pd, conosciuto per la sua esperienza di medico del lavoro - gli interventi sulle strisce andavano fatti prima dell’inverno, ma non voglio fare polemiche ma voglio che l’Amministrazione comunale (di centrodestra, ndr) coinvolga il Consiglio sulla sicurezza stradale. Ciascuno può dare il proprio contributo per una mappatura».

«Manca la cultura della sicurezza»

«Vero, manca sempre più una cultura della sicurezza. Ma si dovrebbero comunque dipingere i passaggi pedonali, posare segnali luminosi - rimarca Ape - L’Amministrazione si rende conto di questo problema? Ha un programma? Se sì, si può conoscere? Sono state fatte delle analisi per capire quali siano le situazioni maggiormente a rischio? Che cosa si intende fare?».

Per Cecilia Volontè, capogruppo consiliare di Cantù Civica: «Cambia l’anno, ma gli incidenti stradali purtroppo persistono e sono anche frequenti. Cantù è una città di 40mila abitanti, il traffico dei veicoli è aumentato in maniera esponenziale ed occorre agire subito. L’oramai obsoleto Piano Urbano del Traffico non è stato aggiornato da questa Amministrazione, di fatto la stessa degli ultimi sette anni, ma deve essere una priorità: la revisione non è più prorogabile».

«Nel mentre - aggiunge Volontè - l’assessore competente deve intervenire immediatamente a salvaguardia dei pedoni ponendo in essere tutti quegli accorgimenti previsti dalle normative. Diversamente, episodi di questo genere sono destinati a perdurare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA