«Una barca per volare alle Olimpiadi»
Sulla riva il sogno dei nostri canottieri

Sport Uno 8+ dedicato agli atleti Elisa Mondelli, Matteo della Valle e Jacopo Frigerio Saranno in gara a Parigi, ricordando il grande campione Filippo Mondelli scomparso nel ’21

Una “barca celeste” in onore dei canottieri cernobbiesi che parteciperanno ai Giochi Olimpici di Parigi, per tenere alti i valori di sport, amicizia, solidarietà, impegno, rispetto e coraggio, pensando anche a chi non c’è più.

Sarà inaugurata domenica pomeriggio alle 18.30 in riva a Cernobbio “L’8+”, installazione dedicata a Elisa Mondelli, Matteo Della Valle e Jacopo Frigerio, che faranno parte proprio degli equipaggi azzurri dell’8+ maschile e femminile in partenza per le Olimpiadi.

Impossibile non pensare anche a Filippo Mondelli, fratello di Elisa, campione del mondo 2018 nella categoria quattro di coppia e mancato tre anni fa per un osteosarcoma, pochi mesi prima di quello che avrebbe dovuto essere il suo appuntamento olimpico.

L’imbarcazione, che rimarrà esposta per tutto il periodo dei giochi e probabilmente anche oltre, è uno skiff olimpico: un capolavoro di ingegneria artigianale che simboleggia il rapporto d’amore esistente tra il lago e i “laghee”.

Il progetto è nato su idea di Aldo Premoli, cernobbiese d’adozione che, quando ha visto che i tre atleti si erano qualificati, ha pensato di decorare una barca e fare un’installazione artistica in riva. Ha quindi chiamato l’artista Alice Valenti che ha affrescato lo skiff e otto remi. «Si tratta di un’allegoria che riporta alla barca celeste, l’imbarcazione rituale che per gli antichi percorreva i cieli notturni trasportando con sé il sole sino all’alba, simbolo di nuova vita - spiega l’artista -. Il blu del cielo che l’avvolge è lo stesso che colora le acque del lago. Rappresenta il sogno di vincere ancora e sempre anche se la più grande vittoria, quella di partecipare alle Olimpiadi, in fondo questi ragazzi l’hanno già raggiunta».

«Sport, turismo e cultura sono tre leve di grande importanza per il territorio lariano e per Cernobbio in particolare - spiega Mario Della Torre, vicensindaco di Cernobbio -. L’ installazione di questa barca celeste, oltre a essere un omaggio ai nostri straordinari canottieri, simboleggia questa unione. Si tratta di un progetto a cui tengo e credo molto: è nato dalla volontà delle associazioni Io sono Filippo e MSE aps, attive a Cernobbio ed è stato reso possibile dalla generosità di alcuni imprenditori locali e dal consenso dell’intera comunità cittadina. Davvero un bell’esempio di cittadinanza attiva».

La barca resterà esposta fino all’evento benefico di ottobre “Io sono Filippo”, in ricordo del grande campione scomparso.

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