Una Dino unica, ma senza targa. Multata l’auto da 700mila euro

La storia Arrivata da New York per partecipare al concorso di eleganza. Ma il collezionista americano ha dovuto lasciarla in custodia ai vigili

Un prototipo “Fiat Dino” (pare) unico al mondo, risalente al 1967 e di proprietà di un collezionista americano, giunto a Cernobbio per presenziare al “Concorso d’Eleganza Villa d’Este”, è stato sequestrato dagli agenti della polizia provinciale.

L’episodio risale a domenica, ma solo ieri è stato ufficializzato da Villa Saporiti. Nel dettaglio, secondo quanto si è appreso, il collezionista quarantacinquenne, residente nello Stato di New York, una volta giunta all’imbocco della strettoia, è stato affiancato dagli agenti, i quali hanno subito notato che l’auto era senza targa.

Inghippo burocratico

In realtà la targa c’era, ma non era riconosciuta dalla nostra legislazione. Controllando poi la documentazione a corredo della vettura - molto ammirata e fotografata nella domenica grandi numeri (con code da record) di Cernobbio - gli agenti guidati dal comandante Marco Testa si sono accorti che all’appello mancava anche l’assicurazione. Per non lasciare nulla al caso, gli agenti hanno anche consultato il sito internet della motorizzazione dello Stato di New York, trovando riscontri oggettivi sia ai dati di immatricolazione della vettura sia a quanto asserito dal proprietario.

Da rimarcare il valore commerciale di questa “Fiat Dino”, che in base a quanto dichiarato in fase di importazione era pari a 750 mila dollari, l’equivalente di circa 691 mila euro. Il proprietario, con molta franchezza, ha confermato di essersi fatto recapitare (via cargo aereo) l’auto in Italia, ma di non conoscere le leggi cui sottostare. Gli agenti hanno così redatto due verbali da 900 euro complessivi, che il proprietario della vettura ha subito oblato, peraltro instaurando un rapporto improntato alla massima collaborazione con gli stessi agenti. Vettura che, come anticipato, è stata posta sotto sequestro.

Restava però un secondo aspetto da chiarire, legato all’assicurazione. E così, dopo aver analizzato nel dettaglio la situazione, gli agenti di Villa Saporiti hanno invitato il quarantacinquenne americano a recarsi in dogana per attivare - via Svizzera - un’assicurazione temporanea. Solo all’indomani, il proprietario ha potuto riappropriarsi della vettura. Di certo ricorderà a lungo il soggiorno comasco. Scorrendo gli annali, si scopre che la “Fiat Dino” era stata prodotta tra il 1966 e il 1972, a seguito di un accordo tra la Fiat e la Ferrari, dopodiché pur a fronte del gradimento ricevuto a livello internazionale nessun altro modello raccolse l’eredità di quella vettura considerata all’epoca “alla moda”.

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