Vandali spaccano centralina e cestino

Fino Mornasco L’episodio attorno alle 20 al parco, un uomo li avrebbe presi a calci. Indagini della polizia locale

Fino Mornasco

Vandalismi nel parco del comune sotto l’obiettivo delle telecamere, gli autori hanno le ore contate.

Sono in corso le indagini della polizia locale per dare un nome a chi, sabato sera, ha preso a calci un cestino dei rifiuti e una centralina per dispositivi di videosorveglianza nel prato all’ingresso dell’Ottagono. L’episodio sarebbe avvenuto verso le 20, il parco chiude alle 22. Le telecamere installate nell’area, collegate al sistema di videosorveglianza comunale, avrebbero ripreso tutto. A quell’ora si sarebbero riuniti due gruppetti per un totale di 8 persone.

L’episodio

Uno dei componenti, forse anche un po’ alticcio, senza alcuna motivazione ha preso a calci l’armadietto con all’interno i dispositivi per videosorveglianza, dopo qualche minuto ha riservato il medesimo trattamento a un cestino. Un altro membro del gruppetto avrebbe anche cercato di riparare i danni ma senza alcun successo. A quell’ora c’erano altre persone a passeggio lungo i viali del parco, ma la segnalazione è pervenuta solo la mattina seguente al sindaco, Roberto Fornasiero, e al comandante della polizia locale, Matteo Trimigno.

Cosa rischiano gli autori? Una denuncia per danneggiamenti di cosa esposta a pubblica fede e naturalmente dovranno rimborsare i costi delle riparazioni. Trimigno e Fornasiero al momento non rivelano ulteriori dettagli, ma il caso dovrebbe risolversi in tempi celeri. Purtroppo non è la prima volta che il patrimonio pubblico viene danneggiato per puro divertimento.

I precedenti

Il precedente più eclatante risale al Capodanno del 2024, quando in piazza della Pace a Andrate le panchine erano state sfondate, alcune persino divelte, i cestini dell’immondizia danneggiati e poi c’erano rifiuti ovunque. In seguito gli autori erano stati individuati sempre grazie al sistema di videosorveglianza, la segnalazione era partita da un componente della commissione di quartiere. Erano tre uomini, tutti residenti a Andrate, poco più che ventenni e un trentenne. Invece in tempi più recenti sono state ripetutamente prese di mira le casette dei libri.

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