Cronaca / Como città
Lunedì 09 Dicembre 2024
A 16 anni cade per rientrare in discoteca: ritrovato dopo sei ore. È grave
Via Sant’Abbondio Cacciato perché infastidiva alcune ragazze, precipita da un cancello nel tentativo di rientrare. Il padre lo trova il mattino dopo: ha rischiato di morire di freddo
Ha rischiato di morire assiderato. Quando il papà (grazie all’applicazione “trova il mio iPhone”) lo ha ritrovato, dentro un cespuglio in una viuzza a fondo cieco accanto a via Sant’Abbondio, era privo di conoscenza. Gelido. Con la temperatura corporea precipitata a poco più di 30 gradi. E aveva il volto ricoperto di sangue, lividi sulle gambe e sulle braccia. Un ragazzo di 16 anni di Proserpio è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Sant’Anna. Non sarebbe in pericolo di vita, ma nel pomeriggio di ieri le sue condizioni erano improvvisamente peggiorate. Per cui i medici sono molto cauti sull’evoluzione dello stato di salute.
L’inchiesta
Ciò che appare certo, invece, è che non si sia trattato di un’aggressione. Ma di un incidente che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. I poliziotti della squadra mobile della Questura, hanno lavorato ore per cercare di ricostruire quanto accaduto, sia sentendo il personale della discoteca Venus sia recuperando e guardando le immagini delle telecamere che si trovano attorno al locale di via Sant’Abbondio. E a confermare il fatto che si sia trattato di un incidente è stato lo stesso ragazzo che, quando ha ripreso conoscenza, ha riferito che «sì, sono caduto da solo».
Eccola la ricostruzione di una notte drammatica. Il sedicenne si trovava all’interno del Venus a ballare. Quando, poco dopo le due del mattino, i buttafuori del locale hanno deciso di allontanarlo. Pare che il giovane, non è dato sapersi, al momento, se a causa di un eccesso di alcolici, avesse cominciato a infastidire alcune ragazze all’interno del locale. Al punto da costringere i responsabili della discoteca a intervenire per cacciarlo.
L’incidente
A questo punto anziché ritornare a casa, il ragazzino ha deciso che di andarsene non ne voleva sapere. Si è infilato nella via a fondo cieco subito dopo l’ingresso del Venus, ha raggiunto il retro del locale e ha scavalcato il cancello. Una volta dall’altra parte ha provato ad aprire le porte di sicurezza, che però ha ovviamente trovato chiuse (per chi si trova all’esterno, essendo le uscite accessibili solo dall’interno grazie ai maniglioni antipanico).
Invece che ritornare in via Sant’Abbondio attraverso il cancello principale, forse per non farsi vedere dai buttafuori che lo avevano appena cacciato, ha deciso di riscavalcare nuovamente. Ha preso alcune sedie che si trovavano in un magazzino sul retro del Venus, le ha accatastate per cercare di tornare dall’altra parte. A quel punto l’incidente: il sedicenne è caduto rovinosamente sulla viuzza a fondo cieco, all’altezza di un cespuglio. Nella caduta ha riportato un trauma cranico, una profonda ferita alla testa e ha perso conoscenza.
Ad accorgersi che qualcosa di serio poteva essere accaduto è stato il padre. Che la mattina, alzandosi, non ha trovato il figlio in camera. Quindi ha provato a chiamarlo, inutilmente. Ha attivato allora l’applicazione di geolocalizzazione scoprendo che il telefono si trovava ancora vicino al Venus. Corso a Como, attorno alle 8.30, la drammatica vista del figlio privo di conoscenza e semi assiderato.
Subito sono arrivati l’automedica, l’ambulanza della Croce Azzurra, due pattuglie della squadra volante della polizia. Ora la sola cosa che conta è che il giovane si riprenda.
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