A Como 9mila cani. I più numerosi?
Sono i chihuahua

Società Ai comaschi piacciono quelli di taglia piccola, ma la maggior parte sono meticci, pari al 38% del totale. La più anziana in città è una cagnolina di 21 anni

Non solo i residenti. A Como, da dopo la pandemia, è in calo anche il numero dei cani, nove per ogni residente (comunque più della media dei bambini con meno di 13 anni), per un totale che è quasi pari a quello del 2019.

L’ultimo dato presente nella tabelle dell’Ats Insubria relativo all’anagrafe canina conta esattamente 9.217 amici a quattro zampe iscritti a Como con tanto di microchip. Cinque anni fa in città abitavano 9.272 cani, mentre nei successivi tre anni il loro numero è aumentato di 1.100 unità toccando nel 2022 il record, 10.361 cani censiti. Adesso una analoga rapida discesa, meno 1.144, un fatto che secondo gli esperti può essere legato proprio al periodo del Covid, quando - costrette tra le quattro mura - tante persone hanno cercato un cane per fare quattro passi.

Cosa dicono i numeri

Gli amanti dei cani sono comunque ancora moltissimi, in città gli amici a quattro zampe sono più dei bambini e degli adolescenti fino ai tredici anni, secondo l’Istat nel 2024 fermi a 8.756. Il dato relativo a tutta provincia, 81.252 cani registrati, è paragonabile a quello del 2019. Dietro a Como ci sono i 4402 cani di Cantù, i 2655 cani di Mariano Comense, poi Erba con 2026 cani e Olgiate Comasco (1965), seguono Fino Mornasco (1540) e Inverigo (1455) sopra a Lurate Caccivio (1363) e Uggiate con Ronago (1324).

Tornando ai cani “cittadini” a Como 4740 amici a quattro zampe sono maschi, 4477 sono femmine. Meglio la taglia piccola (39,6%) davanti alla taglia media (35,6%), di recente vanno di moda i cani nani (5,6%), più impegnativi quelli grandi (18%) e figurarsi i giganti (1%).

Vincono i meticci, i bastardini sono il 38% della popolazione canina. Tra i cani di razza invece il più popolare è diventato il chihuahua (443 cani). Rispetto al 2019 (360 chihuahua censiti) questo piccolo cagnolino ha spodestato il pastore tedesco (oggi 226 cani registrati contro i 390 del 2019). Al secondo posto nelle case comasche oggi ci sono i barboni (387) quasi sempre barboncini, anche questa razza è molto aumentata nell’ultimo lustro. Stabile sul podio il jack russell (290), prende invece posizioni il maltese (272) come pure il bassotto tedesco (266) che scalza il pastore suo connazionale. Sono diminuiti e di molto i labrador retriver (216) nell’elenco sopra ancora agli american staffordshire terrier (200) e ai golden retriver (189). Seguono i cocker spaniel inglesi (179), i border collie (150), i pinscher (140), i setter inglese (135), sotto al centinaio i pitbull (99), gli shih tzu (93) e i rottwailer (90). Con le razze ci si può sbizzarrire a Como, sono 193 le tipologie di cane dettate dall’Ats Insbria. Scorrendo le date di nascita il cane più vecchio risulta essere una piccola cagnolina meticcia classe 2003. Per un amico a quattro zampe si tratta davvero di un’età da guinness.

Una responsabilità

«Il numero dei tradizionali abbandoni su strada non è molto aumentato – commenta Marco Marelli per Enpa Como, l’ente che gestisce il canile della Valbasca – ma dopo la pandemia è con forza cresciuto il numero di persone che cerca di restituire i cani, magari acquistati da poco. Inventano qualsiasi scusa, allergie, i figli cresciuti ormai poco interessati. Ma noi non ritiriamo cani, a meno che ci siano reali motivazioni sociali, magari economiche. Avere un cane è una responsabilità. Durante gli anni della pandemia molti comaschi hanno deciso con leggerezza di prendere un cane a casa. Tutto pur di fare una passeggiatina. Ho ricevuto richieste per affittare cani, una specie di noleggio valido solo per superare il Covid».

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