Cronaca / Como città
Giovedì 29 Febbraio 2024
A Como scuole a pezzi e cantieri fermi
La situazione Dal centro ai quartieri, tra infiltrazioni e controsoffitti che si sgretolano: a pagare sono gli studenti. Un esempio? La chiusura della scalinata di accesso all’ingresso della Parini di via Gramsci: off limits da due anni
È lungo l’elenco dei guai sofferti dalle scuole, dalle materne alle medie. Passano i mesi, ma molte situazioni però restano irrisolte.
A inizio mandato l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni aveva effettuato insieme a tecnici e presidi un sopralluogo in ciascun istituto . Quasi un anno dopo, arrivato il nuovo dirigente del settore, l’amministrazione comunale ha di nuovo visitato le principali scuole cittadine con l’intenzione di stendere un elenco dei lavori più urgenti da avviare. Tanti plessi sono sempre in attesa.
Le mamme dell’asilo di via Varesina, per esempio, sono arrabbiate. Nel maggio del 2023 l’Ats aveva già dato indicazioni contestando per esempio le condizioni in cui versa il giardinetto. In quel periodo poi la pioggia ha iniziato a bagnare pareti e pavimenti e ad ogni temporale nelle classi e nei corridoi torna l’acqua per terra.
In via Cuzzi la scorsa Pasqua è caduto alle medie un controsoffitto, la classe è tutt’ora trasferita in un altra aula, non è stato fatto nulla e solo la notte scorsa un altro controsoffitto ha ceduto sempre a causa delle infiltrazioni. La palestra resta inaccessibile alle squadre esterne nonostante diversi annunci. Sempre a Rebbio i bagni di via Giussani a pian terreno sono a pezzi da anni, nonostante la scuola sia stata riqualificata durante lo scorso mandato.
Da Ponte Chiasso a Sagnino
Spostandoci a Ponte Chiasso il Comune ha deciso di chiudere la materna, non lontano i lavori all’infanzia di via Amoretti, che ha temporaneamente chiuso nel febbraio del 2023, ancora non si vedono. In via Mognano invece si lavora per allargare le elementari così da accogliere le classi delle medie della don Milani, altro plesso che il Comune ha deciso di chiudere. Chiusura che doveva scattare da settembre, ma che è stata posticipata in attesa delle nuove aule.
La scalinata fuori uso
A Tavernola ieri mattina pioveva «copiosamente», raccontano i genitori, dentro alle scuole medie. Le infiltrazioni non sono recenti, ma dal video girato e dalle immagini scattate sembrano più gravi rispetto al passato.
Se è vero che il cancello pericolante del grande plesso di Albate dopo un anno e parecchie proteste è stato aggiustato ancora non è stato riaperto l’ingresso principale della Parini. Le scale rotte aspettano da ormai due anni di essere sistemate, pur avendo ottenuto ormai i permessi della Soprintendenza l’avvio dei lavori viene sempre rinviato.
La Foscolo aspetta di sapere se partiranno o meno i lavori per costruire una scala esterna di sicurezza. Da un decennio la Baracca di via Brambilla attende di avere delle nuove finestre, le attuali sono marce e cadono a pezzi. L’anno scorso il restauro degli infissi originali sembrava vicino, ma i tecnici del Comune hanno deciso di ripartire da capo disegnando delle nuove finestre visto che le vecchie sono troppo rovinate. Nel lungo elenco si potrebbero citare le crepe alle pareti esterne e il secondo piano chiuso in via Perti, la facciata della Corridoni che si è staccata all’inizio dell’anno scorso lasciando il cemento a vista e, volendo, il povero asilo Sant’Elia. L’opera del Terragni è chiusa dalla primavera del 2019, la precedente giunta ha interrotto un restauro partito male, l’attuale amministrazione ha promesso degli studi congiunti con la Soprintendenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA