Cronaca / Como città
Martedì 19 Luglio 2022
«A Como la vita mi stava stretta»: lascia tutto e scappa in Irlanda per fare l’artista di strada
La storia Sonia Da Palma vive a Galway, cittadina irlandese dove chi si esibisce per strada è sempre ben accetto. Il suo viaggio però inizia prima, nel 2017, proprio qui, a Como
Il suo nome è Sonia, le sue passioni molteplici, ma all’inizio del suo viaggio sicuramente c’è stata la musica. La giovane artista comasca, che oggi vive in Irlanda, ripensa con un misto di amarezza e nostalgia a quei tempi lontani in cui ad ospitare la sua voce e la sua musica erano proprio le strade di Como. «Ero molto giovane e mi esibivo con un amplificatore piccolissimo, che suonava come un citofono» ricorda ridendo. All’epoca Sonia, che aveva studiato al liceo Paolo Giovio, viveva con la mamma ma già aveva capito di voler fare della musica la propria vita.
Lasciare tutto indietro e andare: il coraggio di Sonia
Le cose però non vanno sempre come sogniamo, così a un certo punto Sonia si trova a lavorare da casa per un call center svizzero. Un lavoro pagato bene, ma che la lasciava continuamente insoddisfatta: «Mi sentivo imprigionata in un ruolo che non era il mio, quella vita mi stava stretta». A peggiorare la situazione ci si era messo anche un regolamento della polizia locale che, a partire dal 2017, vietava l’utilizzo di casse, microfoni e amplificatori agli artisti di strada, troncando così in nascere la passione di Sonia.
Da lì l’idea di andarsene. Ma perchè proprio in Irlanda? Le ragioni in realtà sono due, una per così dire fisiologica. Sonia era già stata nell’Isola di Smeraldo in Erasmus e poi ci era tornata nel 2015 per un’esperienza di volontariato nell’ambito dell’agricoltura. La seconda ragione invece ha dell’incredibile e, non per caso, c’entra con la musica: «Stavo ascoltando una canzone dei Modena City Ramblers, “La strada” - racconta Sonia - e c’era una parola che non riuscivo mai a capire, era Galway. L’ho cercata su Internet e ho scoperto che si trattava di una cittadina in Irlanda, nota proprio per la musica, tra i suoi numerosi festival e artisti di strada. Non ci ho pensato un minuto di più, ho preso un biglietto di sola andata».
Vita da artista di strada: tra rinunce e sacrifici
Vivere solo di musica sembra già di per sè una sfida ardua, ma perdipiù vivere avendo come un’unica professione quella di artista di strada - in inglese si parla di “busking” - è ancora più sorprendente. Sonia non nasconde quanto i primi tempi in Irlanda siano stati duri, dai momenti iniziali in cui aveva tentato di combinare la propria arte di strada con dei lavori, come quello da cameriera, fino alla scelta radicale di dedicarsi solo e unicamente alla musica. «È stata veramente difficile - confessa - però non volevo più fare un lavoro che non mi piacesse. Quando si sceglie di intraprendere un percorso di questo tipo bisogna essere molto decisi: se stabilisci di dover guadagnare un tot in una settimana, devi fare di tutto per farlo. Questo significa suonare anche quando non ne hai voglia, o fuori fa freddo e ti vengono i geloni alle mani. Significa anche essere disposti a fare delle rinunce».
Una sfida doppia per lei, così timida e sensibile, che per condividere con gli altri la propria arte ha superato anche i propri limiti caratteriali. Galway di certo l’ha aiutata: «Qui molte persone vengono proprio per la musica, per ascoltare chi si esibisce per le strade. Sono molto generosi e ci supportano anche partecipando alle nostre esibizioni, mi piace tantissimo l’atmosfera che si crea». Oggi Sonia in realtà lavora part-time in una boutique di moda, un po’ perchè ha deciso di investire il suo tempo oltre che nelle esibizioni anche in una formazione da artista, un po’, spiega, «per aggiungere alle mie performances quel tocco di eleganza e raffinatezza tipicamente italiano, che a volte contrasta un po’ con l’atmosfera bohémien e tradizionale di Galway».
«A Como? Non credo di tornare per ora»
Ma quando le si chiede se Como le manca e se pensa mai di tornare la sua risposta è decisa: «Mi mancano i suoi paesaggi e le persone che mi hanno aiutata e sostenuta, ma quando rileggo le pagine del mio diario, che scrivevo nel 2017, mi ricordo perchè sono partita. Di Como non mi piaceva il modo in cui gli artisti di strada erano visti, un po’ come degli “emarginati”. Tornerei, se l’atmosfera fosse diversa, per ora qui sto benissimo».
L’atmosfera di Galway, dove Sonia vive e si esibisce
La storia di Sonia in un libro
Tra la danza del ventre, il canto e la chitarra, le esibizioni di Sonia sono in continua evoluzione,così come la sua storia che è, in fondo, la storia di una ragazza che non si è arresa fino a quando ha realizzato il proprio sogno: vivere di musica. Lo racconta anche in un piccolo libro, “Attraverso la porta” - di cui esiste naturalmente la versione in inglese, entrambe sono disponibili online - , dove riassume il suo viaggio, prima di tutto interiore, per rimanere coerente con sé stessa e seguire fino in fondo la propria vocazione alla musica e all’arte.
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