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(Foto di archivio)
Como Gli insegnanti che hanno vinto il concorso Pnrr 2023 stanno varcando in questi giorni le soglie delle aule scolastiche anche in città
La scuola è iniziata da tre mesi, eppure proprio in questi giorni molti istituti stanno accogliendo i docenti vincitori del concorso Pnrr del 2023 per alcune materie tra cui lettere, matematica e scienze.
Prof di ruolo che prendono il posto dei supplenti, quindi di per sé una bella notizia per una maggiore stabilità, peccato che questo avvenga ad anno avviato, con tutti i disagi che comporta. In città, tra le scuole superiori coinvolte ci sono liceo Ciceri e Ripamonti.
«Da noi sono coinvolti tre o quattro docenti – chiarisce Vincenzo Iaia, preside del Ciceri - avevamo cattedre accantonate di lettere, una di scienze e una di madrelingua ma nel complesso è andata bene, rispetto al numero totale di docenti che abbiamo. Chiaro che dal punto di vista didattico si tratta di una scelta criticabile, non si tiene conto delle esigenze dei ragazzi e poi a ridosso di Natale non consente ai docenti di prendere in mano la situazione. Il trimestre si sta chiudendo e poi ci sarà lo scrutinio. Loro lo faranno con voti di studenti che non hanno seguito, questo lascia perplessi».
«Da noi quest’anno ci sono problemi di diversa natura – aggiunge Gaetana Filosa, preside della Ripamonti – supplenti in congedo e malattia sostituiti da altri docenti a loro volta assenti. Ora stanno anche arrivando i docenti assunti dal concorso. Non ho mai visto tante assenze a scuola».
Problemi anche negli istituti comprensivi. «Da noi la questione riguarda una cattedra di lettere e una di tecnologia – spiega Simona Convenga, preside dell’Ic di Prestino -. Ogni tanto accade, sono anni difficili. Bisogna assorbire l’impatto e tutelare i bambini. L’affetto nei confronti del prof e l’aspettativa di continuità sono importanti. I genitori hanno scritto sia a me che al provveditorato. Poi ci si aspetta che un consolidamento avvenga. Anche la parte amministrativa della scuola risente del contraccolpo».
Stessa situazione anche all’Ic di Como Lago con due docenti in arrivo, come spiega la preside Giuseppina Porro, che ammette le proprie perplessità sulle tempistiche e su queste decisioni frutto del Pnrr che, a volte, creano caos. «Ci sono vari problemi, il primo è che chi ha avuto i contratti dei posti che erano stati congelati per i concorsi, lo ha fatto fino a dicembre – chiarisce Gerardo Salvo di Uil scuola Como -. Chi lo aveva fino al 31 agosto tiene il posto, gli altri invece hanno dovuto cambiare scuola in base a dove sono stati assegnati, lasciando i ragazzi a metà quadrimestre. In più, chi finisce a dicembre rischia di rimanere senza lavoro, se non qualche supplenza. Senza contare il fatto che i ragazzi non avranno continuità didattica».
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