Abbattere le attese? Qui per la cataratta servono due anni

Salute Il tema è stato al centro della campagna elettorale. Nei nostri ospedali per esami, visite o piccoli interventi si superano spesso i tempi indicati sulle ricette mediche

Durante la campagna elettorale si è a lungo dibattuto di sanità e di liste d’attesa, con il governo e la Regione impegnati ad annunciare nuove azioni per tagliare i tempi, suscitando così le critiche e le bocciature da parte delle minoranze e dei rappresentanti dei sanitari.

La realtà, per restare a Como, è che ad oggi ci sono esami e prestazioni per le quali bisogna attendere, tramite servizio sanitario, anche due anni.

L’ecografia

Ieri, ricette alla mano, per un esame relativamente comune come l’ecografia all’addome, richiesto dal medico per una colica, tramite il centro unico di prenotazione sul sito della Regione si trovava posto solo a fine anno in un centro privato ad Olgiate Comasco, e solo dal 2025 anche al Valduce. Per fare una colonscopia, prescritta dopo un’emorragia, occorre invece andare tra due mesi a Gravedona, altrove non c’è spazio. Spazio che invece si trova facilmente gratis a Sondrio e infatti medici e farmacisti comaschi segnalano che parecchi pazienti prendono la macchina e vanno a fare questo esame all’Asst Della Valtellina e dell’Alto Lario.

Del resto la stessa Asst Lariana ammette, pubblicando i propri dati, che ci vogliono più di sei mesi d’attesa per fare questo esame, quindi ben oltre i quattro indicati sulla ricetta senza urgenza rilasciata dal medico. Attese lunghe anche al Valduce, dove per una esofagogastroduodenoscopia - siamo sempre nel campo degli accertamenti gastrointestinali - occorre aspettare almeno 250 giorni. Invece presentando una ricetta per una visita urologica, sempre senza urgenza, in tempi brevi figurano posti solo all’ospedale di Gravedona, mentre dal 2025 si può prenotare anche a Villa Aprica. Di nuovo, per fare una Tac all’addome - con e senza contrasto - entro sei mesi al Cup regionale online figura spazio solo a Gravedona, al Cof di Lanzo e a Synlab, ma di nuovo non compaiono gli ospedali pubblici comaschi e nemmeno il Valduce.

Invece, un po’ a sorpresa, avendo necessità di fare una visita allergologica non urgente per una fastidiosa rinite (altra specialità da tempo in crisi per mancanza di esperti), in realtà si trova un appuntamento quasi subito. C’è posto ad Olgiate Comasco, tramite l’Asst Lariana, oppure da agosto in via Napoleona. Ma i casi sono tanti e riguardano diverse specialità. I lettori segnalano attese superiori all’anno per la dermatologia, anche per i piccoli interventi alla cute, al Valduce un controllo alla pelle richiede in media 316 giorni. Per la cataratta l’Asst rimanda anche al 2026, quanto alle visite oculistiche i medici di famiglia, sfiduciati, suggeriscono ormai quasi sempre di rivolgersi ai privati. Perché nel privato, anche fosse lo stesso identico medico dell’ospedale pubblico al termine del turno, a pagamento il posto si trova.

Endocrinologia

I lettori segnalano lunghe attese anche nell’endocrinologia, specialità con pochi medici in servizio, nella ginecologia, come pure per fare una ecografia bilaterale alla mammella.

«I tempi massimi sulle ricette in molti casi continuano a non essere rispettati – spiegano i medici di famiglia Raffaella Petruni e Gabriele Guanziroli – a volte i nostri pazienti si sentono rispondere dagli ospedali che non è possibile prenotare nel lungo periodo perché le agende non sono ancora disponibili. Ma la cosa che più fa arrabbiare i cittadini è che negli ospedali, anche quelli pubblici, privatamente, quindi pagando, si trova posto subito».

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