Abbonamento del bus, che caos. Farlo
sul sito è un’impresa

Trasporti Con la ripresa delle scuole tanti stanno riscontrando problemi. Sulla piattaforma online le voci sono poco chiare e mancano alcune linee

Per molte famiglie comasche l’inizio dell’anno scolastico coincide con il momento in cui rinnovare o sottoscrivere per la prima volta un abbonamento per l’utilizzo degli autobus da parte dei figli. Tuttavia, in questi giorni di grande domanda, c’è un ostacolo: la piattaforma digitale di Asf, società che gestisce le linee autobus urbane ed extraurbane nel Comasco, presenta dei bug informatici, sia dal sito web che sull’app “Arriva MyPay”. E così la procedura digitale, che si propone come più comoda e veloce, finisce - in realtà - per non arrivare al capolinea.

Quanti guai

Il primo problema riguarda la scelta delle linee a cui abbonarsi. Chi usufruisce del “servizio urbano”, nel menù a tendina da cui scegliere la linea d’interesse, troverà solo la N1 Ponte Chiasso - Como - San Fermo. Eppure, come riporta la schermata, nell’area urbana rientrano anche le località di Maslianico, Cernobbio e Casnate, servite dalle linee 6 e 8.

Il secondo grattacapo interessa coloro che, già in possesso di una tessera fisica, hanno cercato di trasformarla in tessera digitale attraverso il sistema di tesseramento online. Per sottoscrivere un abbonamento infatti, bisogna possedere un tesserino di riconoscimento a cui poi abbinare il titolo di viaggio. In ottica di transizione digitale, Asf permetterebbe sia di sottoscrivere una tessera virtuale da zero oppure di trasformare la tessera fisica in digitale, in modo da averla sempre a portata di mano. Ma, soprattutto, in modo da sottoscrivere l’abbonamento comodamente da casa, saltando la tradizionale coda fuori dall’URP di Piazza Matteotti.

Risale a qualche giorno fa la segnalazione da parte di un nostro lettore, padre di una studentessa che frequenta un liceo cittadino. La ragazza, già in possesso della tessera di identificazione dall’anno scorso, ha cercato di abbinarla al suo profilo digitale per poi sottoscrivere un abbonamento per andare a scuola. «Abbiamo iniziato le pratiche una decina di giorni fa - racconta il cittadino - dopo svariati tentativi in cui il sito andava in errore, siamo riusciti a inserire la tessera. Il punto è che il sistema non riconosce mia figlia come studente, quindi non avrei potuto acquistarle l’abbonamento per studenti under 26, ma solo quello ordinario per gli adulti».

Un passio indietro

A questo punto, per qualificare correttamente il profilo della figlia, gli viene chiesto di compilare e inviare un modulo di autocertificazione dello status di “studente”: «Siamo riusciti a inserire il modulo richiesto, è apparsa la classica formula del “vi faremo sapere”». Nei giorni successivi non solo nessuno si fa vivo, ma la ragazza non riesce più ad autenticarsi sulla piattaforma.

L’epilogo della vicenda è presto fatto: «A quel punto, nella frustrazione di non essere riusciti, abbiamo deciso di farci la coda di un’ora e mezza in piazza Matteotti», un luogo noto per essere uno dei punti caldi per l’affollamento dei turisti. «Ora abbiamo l’abbonamento cartaceo e l’abbiamo risolta così» conclude il padre. Insomma, un passo all’indietro verso lo sportello fisico, dove la coda che il digitale promette di saltare assume i tratti di un sovrapprezzo metaforico, ma ugualmente caro.

Contattata, l’azienda invita a segnalare le problematiche attraverso il modulo online all’indirizzo www.asfautolinee.it/it/asf-risponde.

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