Cronaca / Como città
Mercoledì 15 Gennaio 2025
Addio a Fausto Colombo. Sociologo ed esperto di media
Il lutto Studente e prof del Gallio, è diventato esperto di comunicazione alla Cattolica. Paolo Lipari: «Giovanile, sempre»
Un accademico eternamente giovane: è il ricordo di Fausto Colombo, sociologo e filosofo comasco, morto ieri a 69 anni per una malattia.
Colombo ha trascorso la sua giovinezza a Como, prima da studente del Collegio Gallio, poi da insegnante di Storia e Filosofia nello stesso istituto. Tra gli amici di quegli anni Paolo Lipari, regista comasco che racconta: «I primi lavori in Super 8 li abbiamo fatti insieme. Era un tentativo di mettere le mani in pasta e creare qualcosa per dire qualcosa». Tra i ricordi affettuosi conservati da Lipari ce n’è uno impossibile da dimenticare: il primissimo esperimento cinematografico fatto con Fausto, che «si intitolava “Il mito” e si ispirava al mito della caverna di Platone. Il fondo della nostra caverna era lo schermo cinematografico». Da quell’amicizia le strade si sono poi divise: «Lui si è trasferito su Milano per gli impegni universitari, ma siamo rimasti legati per affinità di interessi e passioni».
All’Università Cattolica di Milano, Fausto Colombo è stato ricercatore, professore, direttore del dipartimento di scienze della comunicazione e prorettore. Fu sua l’idea di fondare, nel 1994, il “centro di ricerca sui media e la comunicazione” in Cattolica. Risale a un mese fa il suo ultimo atto nei panni di docente: una lezione aperta, dedicata alla cultura popolare italiana, il grande tema a cui Colombo ha dedicato una vita intera e tanti, tantissimi libri. L’ultimo, scritto con Lorenzo Luporini (nipote di Giorgio Gaber e alunno di Colombo), uscirà postumo a febbraio. Una lunga carriera, partita dall’Italia e arrivata a Grenoble, Lione e Lugano. Una vita da accademico, ma non di quelli chiusi nel proprio studio. Al “Colombo” sociologo piaceva vivere la realtà che studiava e che poi raccontava ai suoi studenti, a cui aveva dedicato il blog didattico “Keep Calm and Learn Social Studies”.
In aula parlava di TikTok e della nuova cultura pop con la disinvoltura di un ventenne: «Era eternamente giovanile». Lui, che per tutta la vita si è occupato di comunicazione, è forse riuscito a realizzare il significato originale della “comunicazione”: mettere in comune
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