Cronaca / Como città
Domenica 17 Dicembre 2023
Adesso a Rapinese piacciono le Ztl: «Facciamola in viale Geno»
Viabilità Il sindaco che marciava contro la zona pedonale in via Plinio, ora annuncia l’intenzione di chiudere la strada da Sant’Agostino: «Non questa estate, serve tempo per fare le cose bene»
Basta auto in viale Geno. Ma il sindaco non chiarisce da quando partirà il provvedimento. Alessandro Rapinese, che quando era all’opposizione si batteva contro le zone a traffico limitato (storica la manifestazione contro la pedonalizzazione di via Plinio), vuole rendere viale Geno pedonale o, comunque, inserire la strada nella zona a traffico limitato. Così ha riferito ad Espansione Tv nel suo consueto appuntamento in diretta: «È una cosa da fare con tutte le tecnologie senza danneggiare residenti e attività – ha spiegato – magari nei momenti di picco. D’altronde in viale Geno alcune situazioni sono estremamente pericolose. Se ho dentro una persona che ha un colpetto al cuore da lì non la tiro fuori. Sono preoccupato, Sant’Agostino è un problema serio. Certe scene viste in momenti estivi sono biasimevoli». Il passaggio è stretto, male hanno fatto secondo il sindaco le precedenti giunte a restringere la carreggiata.
Tempi incerti
Il provvedimento non è comunque imminente, anche se ormai la decisione pare confermata. «Non sto dando date, non l’ho promesso per la prossima estate - ha detto – sono cose che si costruiscono bene». Anche perché, ha spiegato sempre il primo cittadino, molto dipenderà da altri cruciali nodi viabilistici ancora da sciogliere. Per esempio il nuovo grande parcheggio in Ticosa. Entro fine anno l’amministrazione spera di ricevere un primo progetto da Acinque, società che si è proposta di realizzare la nuova area di sosta una volta conclusi studi e rilievi già svolti nei mesi scorsi. Da questo punto di interscambio turisti e cittadini potrebbero raggiungere il lago con un bus navetta. Impossibile invece, secondo Rapinese, ricavare altri posti auto a Sant’Agostino troppo congestionata o intervenire in altro modo sul lungolago.
Non è un mistero che l’attuale amministrazione abbia condotto più incontri con società esterne per escogitare nuovi metodi per il controllo del traffico, sfruttando in particolare telecamere e software automatici, senza escludere altri possibili allargamenti della Ztl. Progettare la Ztl in viale Geno non è comunque un proposito semplice da mandare in porto.
Gli altri progetti
Abitanti e attività commerciali devono essere tutelati. Tanto più se all’interno del Comune le forze sono poche e i tecnici hanno già molti capitoli da seguire. Per esempio via Borgovico Vecchia che, stanziati 2,3 milioni di euro, attende sempre di essere inserita nella zona a traffico limitato. La strada, che ha una vocazione turistica, ha visto slittare il progetto di riqualificazione per rifare gli arredi e la pavimentazione. Questa opera resta inserita tra quelle confermate dall’amministrazione, ma non bastano architetti e ingegneri negli uffici comunali per concretizzare il ridisegno della strada.
Il settore Opere pubbliche, così ha riferito sempre il sindaco durante l’ultimo consiglio comunale, lavora con quattro tecnici contro gli undici previsti dall’organico. Il Comune fatte le selezioni non ha trovato sufficienti funzionari da assumere.
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