Allarme cattedre
Fra vacanti e no vax 2mila sono a rischio

A meno di un mese dall’inizio delle lezioni, mancano ancora le nomine di oltre 900 docenti - E quelli senza Green pass potrebbero essere un migliaio

Ci sono 937 cattedre vuote e l’incognita di un migliaio di docenti senza Green pass.

Sono in corso in questi giorni le operazioni per l’avvio dell’anno scolastico, nelle scuole di Como e provincia restano da nominare 687 supplenti più 250 insegnanti di sostegno. Grazie ad un algoritmo automatizzato i sindacati della scuola e i funzionari dell’ufficio scolastico sono fiduciosi di arrivare al primo settembre con gli organici in ordine, certo il contingente di docenti da trovare è rilevante.

Sono per la precisione 31 le cattedre vuote nell’infanzia, 271 alla primaria, 257 alle medie, 128 alle superiori e sul sostegno ci sono 177 insegnanti da trovare nel primo grado e 71 nel secondo. Le difficoltà maggiori, ormai croniche, riguardano proprio il sostegno, per il quale mancano docenti con l’abilitazione, e per materie come matematica, un altro tasto dolente da diversi anni.

L’ultimo recente concorso per le materie scientifiche ha visto la bocciatura della maggior parte dei candidati. Le cattedre che rimarranno vuote dopo le nomine in corso in questi giorni dovranno essere coperte con la nomina di supplenti dalle graduatorie d’istituto chiamati direttamente dai singoli presidi.

La novità di quest’anno però riguarda l’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Senza Green pass i docenti non possono accedere a scuola, pena una multa da 400 a mille euro; la mancanza della certificazione è equiparata a un’assenza ingiustificata e dopo cinque giorni scatta la sospensione senza retribuzione. Questo per le scuole implica non solo uno sforzo nei controlli, ma anche una possibile corsa alla caccia al supplente per sostituire dopo i cinque giorni d’assenza i docenti inadempienti. Negli ultimi anni per le scuole trovare insegnanti in corsa è già difficile, si fa perfino ricorso a professionisti e lavoratori esterni provvisti di titolo.

Dunque la speranza è che tutti gli insegnanti arrivino al 1 settembre con in tasca il Green pass. Il dato provinciale - che pure la Regione ha perché doveva fornire entro ieri il censimento dei prof no vax al commissario straordinario Figliolo - non viene divulgato, nè alla stampa nè ai sindacati.

È noto però che a luglio, prima dell’introduzione dell’obbligo, erano stati vaccinati 10.553 operatori scolastici comaschi. In base al calcolo regionale, l’86% degli operatori scolastici, bidelli compresi, ha assolto all’obbligo, restano 24mila lavoratori non vaccinati. Nell’ultimo periodo però a fronte del nuovo decreto è lecito pensare che molti insegnanti e bidelli abbiano aderito anche se resta uno zoccolo duro di contrari. Facendo le debite proporzioni nel solo territorio di Como si tratterebbe di circa un migliaio di inadempienti. Che per le scuole è un problema non di poco conto.

Non bastasse, gli istituti comaschi lamentano anche una carenza del personale tecnico e dei dirigenti amministrativi. Su tutte queste tematiche è attesa la prossima settimana una riunione dei dirigenti scolastici referenti territoriali delle scuole.

Sempre la prossima settimana in Prefettura si riunirà il tavolo per mettere a punto l’applicazione delle norme anticontagio e in particolare per affrontare il tema del trasporto scolastico, con un possibile doppio turno all’ingresso per le superiori alle otto e alle dieci. Appare invece scongiurata al momento l’ipotesi della didattica a distanza.

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