Cronaca / Como città
Lunedì 28 Dicembre 2020
Altre due vittime a Como
Rallenta la discesa
dei ricoveri in ospedale
La Lombardia migliora ma nelle regioni confinanti la curva torna a crescere in modo preoccupante
Diminuiscono le vittime, così come i nuovi positivi (ma il dato è strettamente legato al calo dei tamponi effettuati), ma nel contempo rallenta la discesa dei numeri dei pazienti ricoverati negli ospedali.
Sono numeri tutto sommato positivi, quelli che fotografano l’andamento del virus in provincia di Como. Soprattutto se si valuta il dato dei decessi: soltanto due le vittime delle ultime ventiquattr’ore in provincia (proprio come avvenuto il giorno precedente), 49 i pazienti morti in Lombardia (in aumento rispetto al dato diffuso nel giorno di Santo Stefano).
Per quanto riguarda i nuovi casi di positività, anche questo dato è rimasto contenuto: ieri 55 le persone contagiate su un totale di 466 nuovi casi in tutta la regione. Come detto questo dato (che resta comunque uno dei più alti in Lombardia, assieme a Milano, Brescia e Mantova) è legato al calo del numero di tamponi effettuati: “appena” 4901 a livello regionale.
La percentuale di tamponi positivi è leggermente calata rispetto al giorno precedente (siamo al 9,5%) ma resta tra i dati più alti del mese di dicembre, segno che la curva discendente ha subito uno stop, che preoccupa gli esperti. Rallenta anche il calo dei pazienti affetti da Covid ricoverati negli ospedali lombardi. Ieri cinque le persone uscite dalla terapia intensiva (-1%), mentre in generale sono stati 38 i posti letto che si sono liberati, sui 3.801 ancora occupati.
Se si analizza l’andamento della curva lombarda assieme ai dati delle regioni confinanti, dove il virus ha ripreso forza negli ultimi giorni, è chiaro che l’allerta resta comunque alta.
Se la Lombardia continua, infatti, a segnare miglioramenti (ancorché più contenuti rispetto alle settimane precedenti), altre regioni come il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Piemonte registrano un allarmante cambio di rotta. In tutte e tre queste regioni, infatti, sono tornati a crescere sia i ricoveri in terapia intensiva che quelli negli altri reparti ospedalieri. E a livello nazionale è ripresa la crescita anche degli isolamenti domiciliari causati dal Covid.
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