Como: «Altri semafori in via Paoli? Sarà caos»

Camerlata Il vicepresidente di Acus: «Con la viabilità legata al nuovo supermercato si rischia la paralisi». «Il Comune deve intervenire per cercare una soluzione migliore, su quell’asse commessi già troppi errori»

I dettagli con le modifiche viabilistiche in via Paoli conseguenti al futuro insediamento del supermercato a marchio Eurospin fanno discutere e l’Acus (Associazione civica utenti della strada) parla di «rischio paralisi» e invita a «ulteriori approfondimenti» nonostante l’iter autorizzativo e la relativa convenzione con il privato siano conclusi ormai da tempo. L’ok, infatti, risale al febbraio 2021.

Nuovi problemi

«Sono molto preoccupato – commenta l’architetto Giuseppe Tettamanti, vice presidente dell’associazione - per l’intervento poiché innanzitutto non mi convince la concentrazione di semafori in un tratto molto breve, cosa che sicuramente creerà degli intasamenti di traffico. Già oggi si soffre la situazione di via Badone e le cose peggioreranno ulteriormente». Tettamanti contesta anche la nuova strada tra via Scalabrini e via Paoli: «L’uscita su via Scalabrini di fatto serve soltanto per svoltare a destra verso la stazione poiché non si può arrivare in piazza Camerlata, fatto salvo lo sbocco sulla rotondina di via Turati attraverso via Severino Gobbi, ma parliamo di una strada di calibro ridottissimo. Questo significa che la strada sarà solo di servizio a Eurospin, come già successo sempre in via Paoli con Aldi. Sulla Paoli io piuttosto avrei fatto una rotatoria all’incrocio con via Lissi e via Repubblica Romana, reintroducendo il doppio senso su quest’ultima e invertendo il senso di marcia in via I Maggio. Il traffico va snellito e non incasinato ancora di più».

L’architetto promuove lo spazio di sosta per i bus al posto dell’attuale fermata di fronte al Giovio che va a creare una sorta di “tasca” rientrante verso il supermercato in modo da garantire che attesa, salita e discesa avvengano in modo sicuro a differenza di oggi, ma sul resto del progetto ha grossi dubbi.

Una sola corsia

Un altro dei temi è il tratto verso Grandate per chi proviene da via Badone: fino all’incrocio con la nuova strada (che costeggia i condomini bianchi) dalle attuali due corsie verso la Ca’ Morta si scenderà a una soltanto poiché quella verso il centro della carreggiata sarà riservata alla svolta a sinistra. «Una cosa da matti – prosegue l’esperto – poiché questo porterà a ripercussioni gravissime su via Badone, ma anche sulla Varesina e a Camerlata. Mi domando come mai non siano stati fatti approfondimenti prima di autorizzare l’intervento o non si intervenga adesso. In passato per l’ex Trevitex era stato fatto un Piano integrato che dava ai cittadini la possibilità di presentare osservazioni e anche io l’avevo fatto, anche se sono state bocciate, nel caso dell’ex Landini invece la procedura è diversa e nessuno ha potuto fare proposte».

L’architetto chiede però un intervento a Palazzo Cernezzi: «Auspico che nonostante le convenzioni il Comune possa intervenire per cercare una soluzione migliore poiché quella che si andrà a realizzare rischia di essere drammatica e creerà disagi notevoli oltre a quelli che già ci sono nella zona. La variante della Tremezzina ci insegna che possiamo mettere in discussione tutto. Via Paoli dovrebbe essere tutelata come asse di penetrazione a Como, ma già si fecero errori nelle dimensioni delle carreggiate troppo ristrette, ma con tutti gli interventi successivi, dall’Aldi a quest’ultimo si vanno a creare restringimenti e rallentamenti che intasano solo il traffico».

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