Cronaca / Como città
Martedì 02 Aprile 2024
Ammaina bandiera alla bocciofila: «Destinati a rimanere un ricordo»
Il commiato Oggi la restituzione delle chiavi al Comune. Il presidente: «Un grazie a tutti i soci e a chi ci ha dato una mano»
«Siamo rimasti soli per parecchio tempo, ora lo siamo più di prima e non sappiamo dove andare. Mi spiace solo di non essere riuscito a dare un posto ai miei amici. Oggi siamo noi in questa situazione, domani a chi capiterà?».
Il presidente Renato Fumagalli, questo pomeriggio, 2 aprile, non ha potuto trattenere le lacrime di commozione nel salutare soci e amici della Bocciofila Combattenti, chiusa per volere dell’amministrazione comunale. È finita così una pagina di storia, non senza che gli interessati si togliessero qualche sassolino dalle scarpe. «Dopo 76 anni di onorata storia, non ci saremo più – sottolinea Fumagalli, costretto a fermarsi per la commozione – io vorrei ringraziare i miei soci della Bocciofila e tutti coloro che ci hanno dato una mano. Io del sindaco non parlo, ma da oggi lo chiamerò Alessandro Rapinese e non sindaco. Non è modo di fare o agire. Non l’ho mai offeso e come Bocciofila abbiamo sempre parlato in modo corretto. Domani saremo in piazza Cavour sulle panchine, berremo un caffè da un’altra parte e il mio nome sparirà. Oggi ne parliamo, ma domani non se ne parlerà più. A Como non c’è un posto dove gli anziani si possono incontrare, parlare o discutere».
Ammaina bandiera alla bocciofila: «Destinati a rimanere un ricordo». Video di Andrea Butti
«Cessa questa attività sociale e sportiva di persone anziane, ma brave e forti – è l’intervento di Pietro Sanfelice, presidente provinciale e consigliere nazionale dell’Associazione del Fante -. Queste persone oggi salutano insieme a me e ai rappresentanti delle associazioni d’arma questo sodalizio. Avrei voluto vedere tra noi il signor sindaco e guardarlo negli occhi. Non è così che si fa: il primo cittadino deve essere al pari degli altri, non sentirsi superiore e calpestarli». Al “funerale” della bocciofila anche l’ammaina bandiera, così che «chi passerà e non la vedrà più sventolare, si chiederà il perché». Dopo gli ultimi tiri a bocce, le chiavi degli spazi di via Balestra sono dunque state restituite, tra sguardi carichi di malinconia e la rassegnazione dei soci consapevoli che sì, la Bocciofila di Como è destinata a diventare un ricordo.
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