Da “Anagramma” a “Noi genitori”: al G7 i sapori tipici del Comasco

Assisi Esperienze del nostro territorio al centro del forum internazionale sulla disabilità. Figini (Cometa): «Un’occasione per parlare con i fatti di opportunità lavorative per tutti»

Il diritto al lavoro per tutti è uno dei cuori pulsanti del G7 dedicato a disabilità e inclusività che si sta svolgendo in Umbria. Lo dimostra la presenza di tante persone con disabilità non solo tra il pubblico, che ieri ha seguito sei specifici panel alla presenza dei ministri e dei rappresentati delle nazioni ospiti, ma anche impegnati nell’organizzazione e gestione del forum. Tra di loro i comaschi di Cometa e di Noi genitori di Erba, lavoratori appassionati e appassionanti, che hanno reso più saporito il meeting internazionale con piatti tipici del territorio comasco e dolci artigianali, serviti sia in pausa caffè, tra un panel e l’altro, che alla cena dei ministri.

I comaschi protagonisti

Maglietta blu e badge al collo, i ragazzi di Como si sono distinti per professionalità e voglia di raccontarsi, mentre presentavano ai visitatori e agli esperti gli ingredienti alla base dei loro biscotti o la tipicità delle alborelle del lago. «Agrumi, cannella, cookies, riso, carote, meringhe, crumiri e frollini: facciamo tanti tipi di biscotti» racconta Luca Giacomelli, in un momento di pausa tra il via vai delle persone che hanno approfittato della presenza dei prodotti del biscottificio gestito dalla cooperativa Noi Genitori per gustarsi la pausa caffè. Dall’impasto al confezionamento, senza dimenticare l’etichettatura: nessun passaggio è possibile senza il diretto coinvolgimento dei ragazzi con disabilità, e tantomeno la presentazione dei prodotti al G7. «L’obiettivo è formare persone con disabilità per portarle a essere assunte. Luca è il primo assunto della cooperativa» spiega con orgoglio Sara Ronchetti, che ha accompagnato i ragazzi della cooperativa in questa avventura, per raccontare al mondo cosa si può ottenere usando gli ingredienti giusti: solidarietà, passione e inclusività.

Professionalità e passione

E mentre gli esperti comaschi di biscotti si davano da fare all’interno della struttura, nel tardo pomeriggio al castello di Solfagnano, dove si è svolta questa seconda parte del G7, sono approdati anche i lavoratori di Cometa, alcuni dipendenti del bistrot Anagramma, di Cernobbio, altri della panetteria Pane di Sandro, in via Carso a Como, e altri ancora del negozio di scarpe For&From, in via Indipendenza tutti progetti di Cometa.

Indaffarati a impiattare e predisporre le prelibatezze comasche, (formaggi del lago, pane all’uva, miele locale e alborelle in carpione), hanno raccontato l’emozione di essere stati ingaggiati direttamente dal ministro Alessandra Locatelli per occuparsi del catering e del servizio di sala durante la cena dei ministri e dei referenti delle sette potenze mondiali e degli altri Paesi ospiti. «Dal 2015 abbiamo iniziato ad aprire la strada delle opportunità lavorative per i nostri ragazzi - spiega Alessandro Figini di Cometa, tornando sul tema del lavoro - Ci siamo impegnati a costruire luoghi che possano dare a tutti l’opportunità di migliorare le proprie competenze ed essere protagonisti di un percorso professionale». Così è stato per i dodici ragazzi presenti ieri al G7. Ovvero Chiara, Stefano, Alessandro, Francesco, Andrea, Fernanda, Eleonora ed Emanuele che, al castello di Solfagnano, hanno portato i sapori di Como e di una vita vissuta con la voglia di mettersi in gioco, superando anche le difficoltà che sembrano più insormontabili.

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