Ancora un raid. Scritte in via Volta e pure al Valduce

“Nessuna complicità con Israele genocida”, “Stop Colonialismo” (scritta proseguita con il pennarello dopo che la bomboletta spray era evidentemente finita), e ancora “Free Palestina”. Aumentano gli obiettivi dei vandali che sono tornati ad imbrattare i muri della città. E questa volta il tiro è stato alzato, visto che la bomboletta spray (in questo caso di colore rosa) è arrivata anche a colpire la Prefettura, con la targa su via Volta che è stata imbrattata usando la vernice impiegata anche per vergare i muri di fronte alla biblioteca.

Il luogo scelto per imbrattare i muri è quello che qualche mese fa era stato occupato per effettuare una partecipata manifestazione pro Palestina. Un modo (quello di allora) decisamente più civile per manifestare le proprie posizioni, rispetto a di imbrattare i muri. Ma sono state altre le zone colpite dai vandalismi.

Detto – sul giornale di ieri – delle scritte contro la catena di supermercati Carrefour (tre quelli del centro imbrattati) e sulle nuove biglietterie del lungolago a loro volta deturpate, altri imbrattamenti sono comparsi sul muro esterno dell’ospedale Valduce, nella parte affacciata su via Dante, e anche all’uscita dell’autosilo del Valduce. Infine, i writers hanno vergato anche la pensilina degli autobus che si trova di fronte all’ingresso del Comune in via Bertinelli.

Su tutti questi episodi sta indagando la Digos che ha acquisito le immagini delle telecamere presenti in città nel tentativo di risalire all’identità degli imbrattatori. Sono state due le bombolette utilizzate: una di colore verde, con cui sono stati danneggiati il lungolago, il Valduce e il Comune, una di colore rosa che è stata dedicata al centro storico. Non è dunque escluso che due diversi gruppi possano avere agito in contemporanea per accorciare il più possibile i tempi del raid.