Anziane truffate: via 10mila euro e gli ori

Monte Olimpino Finti tecnici dell’acquedotto si presentano raccontando di gravi problemi alle tubature

Diecimila euro scomparsi in un attimo, assieme a monili in oro e oggetti preziosi il cui valore dev’essere ancora quantificato con precisione. È quanto portato via ieri mattina, tra le 10 e le 11, in una casa di Monte Olimpino ad una coppia di signore – parenti tra loro – dell’età di 83 e 79 anni. Il trucco usato dai truffatori, questa volta (ne stiamo scrivendo quasi tutti i giorni, ma purtroppo le segnalazioni relative ai raggiri non diminuiscono) è stato quello del finto tecnico dell’acqua che racconta alle vittime che vi sono presunti problemi alle tubature che devono quindi essere verificate. Una scusa che viene utilizzata per entrare nelle case delle persone e poi portare via quanto trovato.

La visita dei finti addetti

La scena si è ripresentata ieri mattina in una piccola strada del quartiere cittadino. Due finti tecnici dell’acquedotto hanno suonato al campanello della prima delle due vittime, una donna di 83 anni, spiegando che c’erano stati dei problemi all’acqua e che dovevano verificare. A questo punto, verosimilmente utilizzando le classiche fialette che emanano odori fastidiosi, i due hanno simulato un effettivo problema alla potabilità dell’acqua. Una volta che l’odore della fialetta aveva saturato l’ambiente, i truffatori hanno chiesto alla vittima di mettere contanti e ori in un sacchetto – come sempre viene chiesto in questi casi – per evitare la contaminazione degli oggetti preziosi. Poi ovviamente, in pochi attimi il sacchetto è scomparso e con esso anche quanto era contenuto dentro.

In questo caso, però, i malviventi sono riusciti a replicare il raggiro poco dopo e con una dinamica identica, colpendo una anziana di 79 anni parente della prima. Anche in questo caso la tecnica è stata la stessa: i due – descritti come di mezza età – hanno prima mostrato un falso tesserino che certificava il loro essere tecnici in servizio per verificare le condizioni dell’acquedotto. Poi, dopo aver convinto la vittima della necessità di verificare l’acqua, sono entrati anche in questa seconda casa rompendo una nuova fialetta ed eseguendo le stesse operazioni precedenti. Infine, anche in questo caso, sono scomparsi nel nulla.

La denuncia

Alle vittime, sotto choc per quanto accaduto, non è rimasto altro che recarsi dai carabinieri della stazione di Como per presentare denuncia querela contro ignoti. Il danno è stato quantificato sul fronte dei contanti – circa 10 mila euro quelli scomparsi – mentre non è stato possibile dettagliare l’ammanco di ori e gioielli in termine di valore assoluto. Il bottino complessivo è comunque ingente, ma come sempre in questi casi la ferita più profonda non è quella economica bensì quella nell’animo delle vittime.

Questa tipologia di truffa continua ormai da danni, con i malviventi che si fingono via via tecnici dell’acqua, oppure del gas, e cercano di entrare nelle case suggerendo poi di mettere tutti i preziosi in un sacchetto che poi immancabilmente scompare. Il consiglio per tutti – per l’ennesima volta – è di chiamare, nel dubbio, le forze dell’ordine che sapranno fornire i giusti consigli, ricordando comunque che tecnici di gas e acqua non si muovono con queste modalità.

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