Arrestato il truffatore lasciato libero: «Reati odiosi e insidiosi»

Il provvedimento Preso dalla polizia a Napoli: derubò un’anziana in città. Sconfessato il giudice che non concesse gli arresti

Alla fine il truffatore di anziani identificato dalla polizia, ma per il quale il giudice aveva negato la custodia cautelare, è stato arrestato. La polizia ha eseguito la misura agli arresti domiciliari per Giuseppe Arino, 20 anni, napoletano, finito sotto accusa lo scorso dicembre per una truffa ai danni di una pensionata comasca. La corte di Cassazione ha infatti confermato la decisione dei giudici del riesame che avevano accolto il ricorso presentato dalla Procura di Como, contro il mancato arresto del giovane presunto truffatore. Vent’anni, ma pieno di denunce per svariati reati. E, seppure gravato di pesanti indizi in quanto responsabile di una truffa particolarmente odiosa, lasciato libero di girare per il territorio della sua città, Napoli, ancorché quella truffa risulta essere stata pensata nel Napoletano.

I giudici del riesame e la Cassazione hanno valutato la posizione del ventenne nell’ottica della Procura: le condotte contestate sono «odiose e insidiose, poiché colpiscono persone anziane». Inoltre: «Almeno parte dell’azione criminosa è stata programmata nel Napoletano» e comune «proprio nella città di origine Arino dispone dei canali utili a ricettare» quanto rubato alle vittime. E poi l’obbligo di dimora a Napoli non è un limite, visto che «il comune è vasto e popoloso».

La vicenda risale a settembre quando il giovane, maglia bianca, zainetto scuro in spalla, capelli con la frangia e ai piedi New Balance bianche, aveva truffato un’anziana in pieno centro città rubandole 2500 euro e numerosi monili d’oro. Alla donna era stato fatto credere che il nipote fosse finito nei guai dopo aver causato un grave incidente.

Gli agenti della Questura di Como erano riusciti a risalire all’identità di Arino da una serie di video. Il ventenne in quei giorni si trovava in zona e prima e dopo è passato da altre città del nord, curiosamente proprio quando sono state compiute altre truffe del tutto analoghe.

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