All’hospice solo cinque posti disponibili perché l’ascensore non viene riparato

San Martino Chiuso il primo piano della struttura e così risulta utilizzabile soltanto la metà dei letti. Un problema grave, vista la carenza di alternative

L’Hospice San Martino ha riaperto, ma solo a metà. La colpa è dell’ascensore guasto: da mesi cinque letti su dieci restano vuoti.

Prima dell’estate il gruppo PaxMe ha lasciato in fretta la gestione del centro pubblico per le cure palliative che da quasi quindici anni aveva in carico per mancanza di personale sanitario e per presunte ragioni economiche. La cooperativa lamentava pochi guadagni ed ha presentato con poco preavviso la disdetta, vero è che molti hospice in tutta Italia sono entrati in crisi.

Serve un pezzo da sostituire

Dunque in poche settimane l’Asst Lariana è riuscita non senza un grande sforzo con l’aiuto dell’Ats Insubria a prendere direttamente in carico il servizio, assumendo nuovo personale. E però già prima del passaggio del testimone, avvenuto formalmente dal primo di luglio, l’ascensore che porta al primo piano era rotto e ad oggi purtroppo è ancora fuori uso. Il problema è che non si riesce a trovare un pezzo da sostituire e però nella struttura si discute di possibili mancate manutenzioni non eseguite in passato. Comunque, mancando i requisiti di sicurezza, l’Asst Lariana ha preferito fino ad ora non utilizzare i cinque letti sistemati sopra alle scale, troppo anguste e inaccessibili all’utenza disabile, tra barelle e carrozzine. Dunque l’Hospice San Martino, che conta in tutto dieci letti, per il momento funziona solo a metà.

Volontari e operatori, messi sotto contratto di corsa o trasferiti dal precedente gestore, si sono trovati a lavorare a mezzo servizio, superando così peraltro il complicato periodo delle ferie estive. Pur felici per il salvataggio in extremis del centro ora però giunti a metà settembre tutti sperano che l’ascensore venga finalmente aggiustato e che la rete delle cure palliative possa contare su tutti i posti letto disponibili. Sì perché il nostro territorio conta meno posti letto per il fine vita rispetto agli standard, un fatto che crea liste d’attesa in un momento delicato dove il tempo è come immaginabile cruciale. In totale nella provincia di Como i posti letto dedicati al fine vita sono 35, gli altri centri attivi oltre all’Hospice San Martino (dieci posti letto in teoria), sono il Mantello a Mariano Comense (dieci posti letto gestiti dall’Asst Lariana) e la Rsa Ca’ Prina di Erba (altri 15 posti letto interni alla casa per anziani).

Il bilancio

Nel 2023 l’Hospice San Martino ha accolto circa 200 ospiti, nel 2022 175, con la metà dei letti aperti il bilancio dell’anno in corso potrebbe chiudersi con numeri inferiori. Oggi l’hospice, di proprietà pubblico, è di nuovo tornato ad essere un servizio interno all’Asst Lariana, sotto la direzione del primario Carla Longhi nella struttura complessa dedicata alle cure palliative.

Sempre a proposito di lavori e manutenzioni la struttura sanitaria pubblica all’interno del parco del San Martino attende anche la realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico. Infatti tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 l’associazione Accanto, che da sempre supporta il centro per le cure palliative, aveva donato 100mila euro per finanziare un intervento per l’efficientamento energetico dell’hospice annunciato a febbraio. Fatti i progetti e ottenute le relative autorizzazione si attende la consegna dei cantieri.

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