Ieri un’assemblea per stabilire i primi passi necessari a salvare l’hospice di Como

Il caso Sulla vicenda interviene anche l’assessore regionale Bertolaso: «La soluzione c’è: presa in carico diretta» La cooperativa che gestisce il servizio ha consegnato le lettere di licenziamento. Ma i lavoratori saranno riassorbiti

L’Asst Lariana garantisce: «Nessuno stop all’hospice, il servizio resta nel San Martino».

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Tra i comaschi c’è preoccupazione per le sorti della struttura, la cooperativa che gestisce il servizio di cure palliative ha annunciato a breve l’intenzione di fermare le attività, si parla di un mese circa. Dalla Regione l’assessore al Welfare Guido Bertolaso rassicura, l’Asst Lariana e l’Ats hanno già comunicato la volontà di dare continuità all’hospice gestendo direttamente il centro. I dettagli dell’operazione sono ancora in fase di studio, comunque ieri l’ex azienda ospedaliera ha garantito che verrà data continuità alle cure palliative evitando chiusure temporanee, non ci sarà insomma nemmeno un giorno di pausa. E l’hospice, si apprende sempre dall’ex azienda ospedaliera, resterà nell’attuale sede, all’interno del parco urbano.

No a una nuova gara

Ieri sul tema è intervenuto come detto anche l’assessore regionale. «L’hospice di Como non chiuderà – ha detto Bertolaso - Si è parlato in questi giorni di uno stop dell’attività di questa realtà a giugno e del rischio che una parte importante del territorio potesse quindi ritrovarsi completamente priva della componente di cure palliative. Questo non succederà: ho parlato con i colleghi interessati alla vicenda e posso assicurare che è tutto sotto controllo, Asst Lariana e Ats Insubria hanno già in gestione il problema e trovato una soluzione che prevede la presa in carico diretta della struttura». In capo appunto all’Asst Lariana. Scartata quindi nel breve termine l’ipotesi di aprire una nuova gara per trovare nuovi soggetti gestori, i tempi sono ormai troppo stretti.

All’hospice oggi lavorano come dipendenti interni della cooperativa che gestisce il servizio sei operatori socio sanitari, un infermiere, un amministrativo oltre a due addetti. In più però c’è del personale esterno in libera professione, ad esempio uno psicologo e un medico. Prima a rotazione i camici bianchi in forze all’hospice erano tre. C’è una sofferenza di organico, soprattutto nel periodo delle ferie o per coprire delle eventuali malattie. Al momento comunque a detta dei referenti sindacali i turni reggono.

Ieri pomeriggio si è tenuta una assemblea per formalizzare i prossimi passi da fare, la cooperativa ha consegnato le lettere di licenziamento al personale che scatta tra 45 giorni. Si è parlato del passaggio, ancora solo prospettato, all’Asst Lariana. Anche prima del termine, entro il mese. «È successo tutto in un battibaleno – racconta Davide Fasanelli, operatore sociosanitario dipendente dell’hospice e rappresentante sindacale –. Le difficoltà sono note da tempo, ma nel giro di un giorno e mezzo la cooperativa ha ufficializzato l’addio».

Da circa 15 anni l’hospice San Martino è dato in gestione al Consorzio Asp che fa capo alla cooperativa sanitaria milanese Paxme. L’attuale appalto in corso scade nel 2027, si tratta quindi anche di concordare la recessione dell’accordo venuto a decadere prima della scadenza pattuita.

Il passaggio del personale

«Sembra però reale la volontà dell’Asst Lariana e dell’Ats Insubria di garantire continuità - Angelo Goffredi, delegato sindacale della Cisl dei Laghi – i due enti si sono già confrontati, attraverso una procedura rapida verrà data la possibilità al personale oggi al lavoro all’hospice di essere assunto dall’ex azienda ospedaliera senza pause. Con tempi stretti che verranno con ogni probabilità messi nero su bianco a breve, durante un prossimo incontro tra la cooperativa e i vertici dell’Asst Lariana».

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