Ats in via Pessina, contrordine: niente più trasloco a Camerlata

Il restauro Atteso dalla Soprintendenza il via libera per terminare i lavori. La conferma dalla direzione generale: l’ex Asl non andrà in via Napoleona

Ok alla sistemazione delle facciate della sede Ats di via Pessina; si allontana così il trasferimento dell’agenzia per la tutela della salute all’interno della cittadella sanitaria di via Napoleona.

Lo scorso febbraio, dopo una lunga attesa l’Ats, aveva dato il via ad un primo intervento di sistemazione degli esterni del bel palazzo ex Uli. Una riqualificazione delicata su un bene razionalista degli anni Trenta decisa insieme alla Soprintendenza. Questo primo mini cantiere, del valore pari a 58mila euro ormai giunto alla conclusione, doveva servire ad arrivare entro la fine dell’estate ad un più imponente cantiere, pari a circa 850mila euro finanziati dalla Regione, per sistemare tutta la palazzina. Fatte analisi e verifiche sui materiali, la finalità è restituire al palazzo la sua estetica originale, ma anche evitare possibili problemi legati alla sicurezza.

«Stiamo attendendo l’ultimo ok della Soprintendenza per appaltare anche la seconda definitiva tranche di lavori – spiega il direttore generale dell’Ats Insubria Salvatore Gioia –. Confidiamo, come dalla iniziale collaborazione, che tutto vada per il meglio. Potremo così disporre di un palazzo meraviglioso capace di ospitare i nostri dipendenti». Le valutazioni successive, ci tengono a sottolineare dall’Ats, spettano alla Regione. L’alternativa infatti sarebbe stata quella di vendere l’ex Uli e di ricostruire in via Napoleona accanto alla Casa di comunità dell’Asst Lariana una palazzina da anni vuota dal lato di via Colonna. Un progetto mai scartato di cui si dibatte da anni e che è ancora contenuto negli elenchi delle relazioni dell’Ats. Il nodo è che però manca una parte dei finanziamenti. L’ammontare complessivo infatti supera i 12 milioni di euro. Già a inizio anno Gioia così ragionava: «Viviamo un momento storico che offre risorse pubbliche limitate e dobbiamo usarle al meglio».

Dunque sistemata la sede di via Pessina, da tempo bisognosa di una riqualificazione, si allontana l’eventuale trasferimento in via Napoleona che perde il carattere d’urgenza. Resta però da completare una valutazione sulla staticità dell’edificio oggi sede dell’Ats, un approfondimento sul rischio antisismico di cui la palazzina ha ancora bisogno. Intanto va comunque avanti la sistemazione delle facciate del prezioso palazzo di via Pessina, già interessate da fenomeni di distaccamento. Proprio a proposito delle condizioni di questo bene architettonico più volte si sono espressi noti architetti comaschi compreso l’Ordine. Ragionamenti, denunce e proposte per meglio conservare l’ex Uli, la sede dei lavoratori dell’industria, dove sono state immaginate cessioni, nuovi poli museali e collegamenti culturali con gli altri edifici razionalisti del quartiere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA